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Decessi e cause di morte: cosa produce l’Istat

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L’Istat produce e diffonde statistiche di mortalità sulla base di fonti diverse, ognuna con peculiarità e finalità proprie.
Riguardo alle statistiche demografiche relative ai decessi, vengono prodotti e diffusi dati sia da fonte stato civile sia da fonte anagrafica, con cadenza mensile ed annuale.

I decessi di fonte anagrafica fanno riferimento alla popolazione iscritta in Anagrafe, cioè alla ‘popolazione residente’, indipendentemente da dove il decesso sia avvenuto (Italia o estero). I decessi di fonte stato civile si riferiscono invece alla ‘popolazione presente’, quindi ai decessi avvenuti in Italia di qualsiasi cittadino italiano o straniero, residente e non.

Le statistiche di mortalità per causa derivano dalla “Indagine su decessi e cause di morte” e si basano sulle certificazioni delle cause di morte effettuate dai medici (DPR 285 del 1990), che devono essere fatte pervenire agli Uffici di Stato Civile dei Comuni.

Decessi anni 2011-2024

L’Istat, grazie alle sinergie attivate con il Ministero dell’Interno per l’acquisizione tempestiva dei dati dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) e con il Ministero dell’economia e delle finanze per l’acquisizione del flusso dei deceduti tramite l’Anagrafe Tributaria, è in grado di contribuire alla diffusione di informazioni utili alla comprensione della situazione legata all’emergenza sanitaria da COVID-19.

La diffusione di dati giornalieri di mortalità per la totalità dei comuni italiani richiede uno sforzo straordinario all’Istat e al Sistema statistico nazionale. L’Istat diffonde il 19 febbraio 2024 i dati sui decessi fino al 31 dicembre 2023 per tutti i 7.901 comuni esistenti e una stima anticipatoria dei decessi di gennaio 2024 a livello regionale. L’ampia base dati consente di valutare gli effetti dell’impatto della diffusione di Covid-19 sulla mortalità per genere ed età.

Per esigenze di comparabilità nel tempo dei dati provvisori relativi ai decessi del 2023 si è adottata la stessa metodologia anche per elaborare il totale giornaliero dei decessi per il periodo 2011-2022. Sulla base di tale metodologia si assume come riferimento temporale per la costruzione della base dati giornaliera dei decessi, la data di evento e non la data di cancellazione anagrafica (usata nel bilancio demografico), e si ricorre all’integrazione dei dati anagrafici con quelli provenienti dall’Anagrafe Tributaria per il recupero di eventi sfuggiti alla rilevazione di fonte anagrafica perché registrati dopo la chiusura dell’acquisizione dei dati dai comuni da parte di Istat. I dati sui decessi mensili 2011-2022 diffusi attraverso questo sistema integrato, dunque, possono essere correttamente utilizzati come termine di confronto con il dato provvisorio del 2023. In nessun caso sono da considerarsi come rettifiche dei dati del bilancio demografico già diffusi da Istat per gli stessi anni.

19 febbraio 2024

16 gennaio 2024

13 dicembre 2023

16 novembre 2023

17 ottobre 2023

19 settembre 2023

23 agosto 2023

Nota: In data 24 agosto 2023 il file 4 (alle ore 10.50) e il file 5 sono stati sostituiti perché non erano stati aggiornati con i dati di giugno 2023.

 

18 luglio 2023

21 giugno 2023

17 maggio 2023

19 aprile 2023

17 marzo 2023

7 marzo 2023

14 febbraio 2023

29 dicembre 2022

17 novembre 2022

20 ottobre 2022

20 settembre 2022

30 agosto 2022

21 luglio 2022

16 giugno 2022

18 maggio 2022

14 aprile 2022

24 marzo 2022

2 marzo 2022

3 febbraio 2022

21 dicembre 2021

18 novembre 2021

21 ottobre 2021

23 settembre 2021

26 agosto 2021

21 luglio 2021

10 giugno 2021

29 aprile 2021

30 marzo 2021

5 marzo 2021

3 febbraio 2021

13 gennaio 2021

  • Tavola decessi nel periodo gennaio-novembre per gli anni 2015-2020 (la tavola è ricavata dai dati diffusi il 30 dicembre 2020)

30 dicembre 2020

  • Report Iss-Istat Impatto dell’epidemia covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente – Periodo gennaio-novembre 2020
  • Tavola decessi provinciale nel periodo  gennaio-novembre per la media degli anni 2015-2019 e per l’anno 2020. I dati di novembre 2020 sono da considerarsi stime anticipatorie (nota metodologica)
  • Tavola decessi per 7.903 comuni nel periodo gennaio-ottobre per la media degli anni 2015-2019 e per l’anno 2020 per comune di residenza, con approfondimenti per sesso ed età sul periodo marzo-ottobre.
  • Dataset con i decessi giornalieri (formato .csv) in ogni singolo comune di residenza per sesso e classi di età quinquennali da  gennaio 2015 a ottobre 2020 per tutti i 7.903 Comuni (Il dataset non può essere aperto con excel perchè il numero delle righe che esso contiene è superiore a quello che excel gestisce).
  • Dataset con i decessi giornalieri (formato excel) in ogni singolo comune di residenza, uno per i comuni del Nord-est, uno per i comuni del Nord-ovest, uno per i comuni del Centro e uno per i comuni del Mezzogiorno (per sesso e classi di età quinquennali per il periodo che va da gennaio 2015 a ottobre 2020 per tutti i 7.903 Comuni).

3 dicembre 2020

  • Nota metodologica e sintesi dei principali risultati
  • Tavola decessi per 7.903 comuni per il periodo 1 gennaio-30 settembre per la media degli anni 2015-2019 e per l’anno 2020 per comune di residenza, con approfondimenti per sesso ed età sul periodo marzo-agosto.
    Nota – In data 9 dicembre 2020 la tavola è stata sostituita per la presenza di un errore nelle colonne M-O del foglio “Totale per sesso”.
  • Dataset con i decessi giornalieri (formato .csv) in ogni singolo comune di residenza per sesso e classi di età quinquennali (per il periodo 1 gennaio 2015-30 settembre 2020 per tutti i 7.903 Comuni)
  • Dataset con i decessi giornalieri (formato excel) in ogni singolo comune di residenza, uno per i comuni del Nord-est, uno per i comuni del Nord-ovest, uno per i comuni del Centro e uno per i comuni del Mezzogiorno (per sesso e classi di età quinquennali per il periodo 1 gennaio 2015-30 settembre 2020 per tutti i 7.903 Comuni)

22 ottobre 2020

  • Nota metodologica e sintesi dei principali risultati
  • Tavola decessi per 7.903 comuni nel periodo 1 gennaio-31 agosto per la media degli anni 2015-2019 e per l’anno 2020 per comune di residenza, con approfondimenti per sesso ed età sul periodo marzo-agosto.
  • Dataset con i decessi giornalieri (formato .csv) in ogni singolo comune di residenza per sesso e classi di età quinquennali (per il periodo che va dal 1 gennaio 2015 al 31 agosto 2020 per tutti i 7.903 Comuni)
  • Dataset con i decessi giornalieri (formato excel) in ogni singolo comune di residenza, uno per i comuni del Nord-est, uno per i comuni del Nord-ovest, uno per i comuni del Centro e uno per i comuni del Mezzogiorno (per sesso e classi di età quinquennali per il periodo che va dal 1 gennaio 2015 al 31 agosto 2020 per tutti i 7.903 Comuni)

10 agosto 2020

  • Tavola decessi per 7.357 comuni nel periodo 1 gennaio-30 giugno per la media degli anni 2015-2019 e per l’anno 2020 per comune di residenza, con approfondimenti per sesso ed età sul periodo marzo-maggio.
  • Dataset con i decessi giornalieri in ogni singolo comune di residenza per sesso e classi di età quinquennali (per il periodo che va dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2019 per tutti i 7.904 comuni dell’ Italia, per i primi sei mesi del 2020 per 7.357 Comuni)
  • Dataset con i decessi giornalieri in ogni singolo comune di residenza, uno per i comuni del Nord-est, uno per i comuni del Nord-ovest, uno per i comuni del Centro e uno per i comuni del Mezzogiorno (per sesso per il periodo che va dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2019 per tutti i 7.904 comuni dell’ Italia, per i primi sei mesi del 2020 per 7.357 Comuni).

Attenzione: Relativamente ai sottoinsiemi di Comuni considerati, si rammenta che essi non costituiscono un campione statistico dell’universo dei comuni italiani, la cui copertura di popolazione a livello provinciale e regionale è variabile.

9 luglio 2020

Attenzione: Relativamente ai sottoinsiemi di Comuni considerati, si rammenta che essi non costituiscono un campione statistico dell’universo dei comuni italiani, la cui copertura di popolazione a livello provinciale e regionale è variabile.

18 giugno 2020

  • Tavola decessi per 7.270 comuni nel periodo 1 gennaio-15 maggio per la media degli anni 2015-2019 e per l’anno 2020 per comune di residenza, con approfondimenti per sesso ed età sul periodo 1 marzo- 15 maggio
  • Dataset analitico con i decessi giornalieri in ogni singolo comune di residenza per sesso e classi di età quinquennali (per il periodo che va dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2019 per tutti i 7.904 comuni dell’ Italia, per il periodo che va dal 1 gennaio 2020 al 15 maggio 2020 per 7.270 Comuni)
  • Nota metodologica

Attenzione: Relativamente ai sottoinsiemi di Comuni considerati, si rammenta che essi non costituiscono un campione statistico dell’universo dei comuni italiani, la cui copertura di popolazione a livello provinciale e regionale è variabile.

Cause di morte

12 luglio 2023

26 maggio 2023

  • Cause di morte in Italia – Anno 2020 | Analisi dei dati definitivi sulle cause dei decessi avvenuti in Italia nel 2020, consente di valutare dettagliatamente i primi effetti sulla mortalità per cause specifiche della pandemia da Covid-19

27 febbraio 2023

  • Diffusione su I.Stat (tema “Salute e sanità”) dei dati definitivi relativi ai decessi avvenuti nel 2020

18 ottobre 2022

15 aprile 2022

15 luglio 2021

21 aprile 2021

16 luglio 2020

27 maggio 2020

Vengono diffuse alcune tavole con i decessi per regione per le principali cause di morte e con malattie del sistema respiratorio nel periodo 1 marzo-15 maggio 2017 confrontati con i decessi Covid-19 nello stesso periodo nel 2020

Rilevazioni in dettaglio

  • La Rilevazione degli eventi demografici di stato civile (modello Istat D.7.A) fornisce mensilmente i dati per comune relativi al numero dei decessi dichiarati presso gli uffici di stato civile del comune in cui è avvenuto l’evento, oltre ad altre informazioni demografiche.
    Per maggiori informazioni: www.istat.it/it/archivio/217048
    Per accedere ai dati: POPOLAZIONE/Movimento naturale della popolazione presente
  • La Rilevazione del movimento e calcolo mensile e annuale della popolazione residente riepiloga i movimenti anagrafici mensili (modello Istat D.7.b) relativi alla popolazione residente in ciascun comune. Contiene quindi anche i dati relativi cancellazioni per decesso. I dati fanno riferimento alla data di registrazione dell’atto in anagrafe e non alla data effettiva di morte. I dati della rilevazione mensile sono da considerarsi provvisori fino alla pubblicazione della rilevazione annuale, che avviene nel mese di giugno dell’anno successivo a quello di riferimento (modello Istat P.2).
    Per maggiori informazioni visita la pagina web dedicata
    Per accedere ai dati consulta I.Stat  ‘Popolazione e famiglia/Popolazione/Popolazione residente e bilancio’. I dati sono in formato aperto e riutilizzabile.
  • La Rilevazione sui cancellati dall’anagrafe per decesso (modello Istat P.5) raccoglie, per ogni evento, le principali caratteristiche individuali dei deceduti che permettono il calcolo delle principali misure di sopravvivenza della popolazione residente. La rilevazione riguarda tutti i decessi registrati presso l’Anagrafe nel corso del periodo di riferimento ed è un’indagine totale, a cadenza mensile. La diffusione dei dati è annuale avviene nel mese di ottobre successivo all’anno di riferimento.
    I dati sono disponibili sul datawarehouse I.Stat attraverso il percorso ‘Popolazione e famiglie\Mortalità’. I dati sono in formato aperto e riutilizzabile.
    I dati di mortalità mensili sono generalmente diffusi con quattro mesi di scarto, dovuti alla raccolta dei dati presso i Comuni che ancora non sono subentrati nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR). I dati relativi al numero dei decessi nel 2020 dovrebbero pertanto essere disponibili a partire dal mese di maggio 2020, per i dati di gennaio e così via.
    A fronte dell’emergenza sanitaria in corso, l’Istat sta operando per ottenere un’accelerazione della produzione dei dati di mortalità relativi ai Comuni già subentrati in ANPR e, parallelamente – in condivisione con il Ministero dell’Interno -, sta sollecitando i Comuni non subentrati in ANPR (che si trovano in comprensibile difficoltà organizzativa in questo momento) a fornire nel più breve tempo possibile i dati relativi ai decessi dei primi tre mesi del 2020.
  • La Rilevazione delle cause di morte. Le statistiche di mortalità per causa prodotte dall’Istat si riferiscono alla “Indagine su decessi e cause di morte” e si basano sui modelli individuali (modelli Istat D4 e D4bis). La scheda è in doppia copia per permettere l’invio ai due flussi diversi, statistico (Istat) e sanitario (ASL), così come previsto dalla normativa vigente (DPR 285 del 1990). Sulle schede di morte il medico deve indicare la sequenza morbosa che ha condotto alla morte e gli eventuali altri stati morbosi rilevanti. Una volta compilata la scheda dal medico, essa viene inviata all’ufficio di stato civile del Comune.
    Per la produzione del dato statistico, l’Istat effettua la codifica delle patologie e individua la “causa iniziale di morte”, ovvero quella direttamente responsabile del decesso. A tal fine, l’Istat si avvale delle regole dettate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità; la causa iniziale di morte viene poi utilizzata per le statistiche ufficiali a livello nazionale e internazionale.
    Ad esempio, nel caso dell’Influenza, essa risulta conteggiata in queste statistiche se e solo se è stata certificata dal medico e se risulta essere la “causa iniziale di morte” in base alle regole internazionali di codifica. Se l’Influenza è presente sul certificato ma non è selezionata come causa iniziale di morte, viene codificata come “ causa multipla” ovvero tra le cause che hanno contributo al decesso.
    L’indagine è sottoposta a normativa comunitaria che prevede la diffusione del dato entro 24 mesi dall’anno di riferimento: l’ultimo dato rilasciato si riferisce ai decessi verificatisi nel 2020, entro la fine del 2023 verrà diffuso il dato relativo al 2021.
    Si sottolinea che i tempi per il rilascio dei dati potranno essere ulteriormente ridotti quando sarà stata attivata la possibilità per i medici di effettuare la certificazione online. Ciò è stato previsto dal DPCM 194/2014 “Regolamento recante modalità di attuazione e di funzionamento dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) e di definizione del piano per il graduale subentro dell’ANPR alle anagrafi della popolazione residente”, per l’attuazione del quale deve ancora essere predisposto un apposito decreto del Ministro dell’Interno che definirà le modalità tecniche per l’attuazione delle innovazioni introdotte.
    Per maggiori informazioni visita la pagina web dedicata o ascolta le video-lezioni sulla compilazione delle schede sulle cause di morte da covid-19
    I dati sono disponibili sul datawarehouse I.Stat attraverso il percorso ‘Salute e sanità/Cause di morte’. I dati sono in formato aperto e riutilizzabile.

Normativa comunitaria

Certificazione e Classificazione ICD-10 del COVID-19

Informazioni sulla mortalità per influenza e polmoniti

Con riferimento alle numerose richieste di informazioni pervenute all’Istat a seguito della emergenza sanitaria in corso, si precisa che:

  • i dati elaborati dalla fonte Istat “Indagine sui decessi e cause di morte” fanno riferimento a quanto riportato dai medici sulle schede per la certificazione delle cause di morte, che devono essere compilate per legge per ogni deceduto sul territorio italiano; la scelta della “causa iniziale di morte”, la causa che viene utilizzata nelle statistiche ufficiali, viene effettuata applicando le regole di selezione definite dalla ICD-10.
  • la sorveglianza sanitaria presso la Protezione Civile registra invece tutti e soli i casi di COVID-19 diagnosticati dai laboratori di riferimento regionali, come indicato dalla Circolare del Ministero della Salute n. 0005443 del 22 febbraio 2020. Quindi la mortalità per influenza, bronchite, polmonite, tumori, malattie cardiovascolari e per ogni altra causa, di soggetti che non hanno la diagnosi di COVID-19 non viene conteggiata dai dati di sorveglianza.

Un confronto diretto tra i dati delle due fonti non sarebbe pertanto corretto.

 

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