Censimenti delle istituzioni non profit

  • Ascolta questa pagina usando ReadSpeaker
  • Condividi
  • Lascia un feedback

Il terzo Censimento del non profit (il primo è del 1999, il secondo del 2001) aiuta la politica e le istituzioni a conoscere l’attuale posizionamento del settore nel quadro delle politiche sociali in Italia, a valorizzare il contributo fornito alla ricchezza del Paese, a misurare il peso economico del lavoro volontario e, infine, ad avviare iniziative di sostegno al settore.

Le domande che compongono la rilevazione, redatte dall’Istat in collaborazione con un Comitato consultivo appositamente costituito, sono approfondite e, per molti versi, inedite: vanno dalla struttura organizzativa alla compagine sociale, dalle reti di relazioni instaurate alle risorse umane impiegate, dai servizi erogati alla tipologia di utente che ne usufruisce, fino alle forme di comunicazione che l’istituzione adotta.

L’obiettivo conoscitivo della rilevazione non profit non si ferma alla dimensione economica, ma punta a rilevare l’impatto delle organizzazioni censite in termini di coesione sociale, cittadinanza attiva e partecipazione sui territori di riferimento.

L’acquisizione dei dati sulle unità locali è considerata fondamentale per ottenere mappe cognitive aggiornate e utili ai fini della programmazione di interventi di natura socio-economica.

Il Censimento offre un’occasione unica per completare questo quadro e rappresenta il primo passo verso la creazione e l’aggiornamento di un registro statistico delle istituzioni non profit, integrabile annualmente con le informazioni presenti in differenti fonti amministrative e statistiche e attraverso indagini che andranno ad investigare, di volta in volta, aspetti peculiari del settore e ad acquisire ulteriori informazioni statistiche non residenti negli archivi amministrativi di base.

I risultati del Censimento