In merito al comunicato stampa (vedi www.comune.rieti.it) con il quale il Comune di Rieti respinge le accuse di inadempienza mosse dall’Istat – e che hanno comportato l’esclusione dello stesso Comune dal calcolo degli indici mensili dei prezzi al consumo – si precisa che:
1) nel corso del 2003 la trasmissione dei dati da parte del Comune di Rieti è stata costantemente caratterizzata da forti criticità, dal punto di vista sia della tempestività sia della completezza e qualità della rilevazione. L’Istat ha più volte segnalato al Comune tali criticità;
2) a proposito del software utilizzato da Rieti per l’inserimento ed il controllo dei dati, si sottolinea che non solo tale software è completo di tutte le funzioni necessarie ma è lo stesso adottato senza alcun problema da altri 80 comuni capoluogo;
3) per quanto concerne le operazioni di ribasamento degli indici, va ricordato che il 1° dicembre 2003 l’Istat ha trasmesso a tutti i Comuni le novità del paniere 2004 riguardo ai nuovi prodotti da rilevare, ai prodotti da eliminare e a quelli per i quali era necessario modificare la descrizione. La circolare riportava anche il calendario dettagliato delle scadenze. In particolare, fissava il 7 gennaio come termine ultimo per l’invio dei prezzi dei nuovi prodotti del paniere. Invio mai effettuato dal Comune di Rieti.
Le modifiche da apportare al paniere erano peraltro già state anticipate via mail il 13 novembre, dopo essere state ampiamente discusse durante l’incontro, tenutosi a Roma il 3 novembre 2003, tra Istat e Comuni al quale Rieti aveva regolarmente partecipato. Nei prossimi giorni sarà inviata al Sindaco del Comune di Rieti una nota dettagliata per contestare le accuse mosse all’Istat.
L’Istat conferma la stima e l’apprezzamento verso il proprio personale che, con professionalità e competenza, ha fornito costantemente al Comune di Rieti l’assistenza tecnica necessaria. Inoltre, va sottolineata la scorrettezza dell’Ufficio comunale di statistica che ha reso pubblici nomi e cognomi di dipendenti del servizio prezzi dell’Istat, accusandoli di inadempienze che sono assolutamente inesistenti.