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Il numero di pubblica utilità 1522 durante la pandemia
L’Istat fornisce i dati delle richieste di aiuto al numero di pubblica utilità 1522 contro la violenza sulle donne e lo stalking per il terzo trimestre 2021. La serie storica dei dati trimestrali inizia dal primo trimestre 2018.
Il numero di pubblica utilità è promosso e gestito dal Dipartimento per le Pari Opportunità (DPO) presso la Presidenza del Consiglio. Seguendo un suggerimento fornito a livello internazionale, le informazioni raccolte dal numero verde contro la violenza e lo stalking forniscono evidenze relative al monitoraggio del fenomeno della violenza domestica durante il periodo della pandemia, soprattutto rispetto al trend delle richieste di aiuto.
Le campagne di sensibilizzazione promosse dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri sui canali televisivi e rilanciate sui social tra la fine di marzo ed aprile hanno rinforzato, infatti, il messaggio dell’importanza della richiesta di aiuto per uscire dalla violenza, che alla luce dei nuovi dati aggiornati, confermano la loro rilevanza.
Anche se in maniera contenuta, nel terzo trimestre 2021 il numero delle chiamate valide, sia telefoniche sia via chat, è diminuito rispetto al precedente trimestre, (8.217 chiamate valide -3,4%) mentre per le vittime si è registrata una diminuzione più evidente, si passa da 4.697 a 4.100 vittime (-12,7%) confermando così quanto già analizzato nel confronto tra primo e secondo trimestre 2021. Si mantiene pressoché costante la quota delle richieste di aiuto tramite chat, che costituiscono il 14,5% delle modalità di contatto (erano pari a circa al 15% nel secondo trimestre del 2021).
In confronto al terzo trimestre 2020 (6.144 chiamate valide e 4.125 vittime) si registra un incremento delle chiamate valide e una lieve diminuzione delle vittime (+34% e -9% rispettivamente). Tra i motivi che inducono a contattare il numero verde continuano a prevalere le chiamate inerenti le “richiesta di aiuto da parte delle vittime di violenza” e le “segnalazioni per casi di violenza” che insieme costituiscono il 42% (3.439) delle chiamate valide. Tuttavia, nel terzo trimestre, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, esse sono diminuite del 24%, così come le chiamate per “Richiesta aiuto vittime di stalking” (-10%).
Le persone che hanno chiamato per la prima volta il 1522 nel terzo trimestre 2021 sono l’82,7% dato che rimane costante rispetto ai trimestri precedente e leggermente inferiore rispetto allo stesso periodo del 2020. Tra le vittime questo dato raggiunge l’90,1%. Le vittime che hanno contattato il 1522 hanno segnalato di avere subito più tipologie di violenze nel 66,1% dei casi (in particolare, 2 nel 21,8% e 3 o più forme di violenza nel 49,2% di casi). Quando le vittime contattano il 1522, più di frequente segnalano la violenza fisica come la violenza principale che subiscono, ma considerando tutte le forme di violenza subite, quella psicologica è la più frequente.
Il servizio 1522 svolge un’importante funzione di snodo a livello territoriale tra i servizi a supporto di coloro che vi si rivolgono: il 69,5% delle vittime nel terzo trimestre 2021 è stata indirizzata verso un servizio territoriale e di queste il 91,2% (pari a 2.381 vittime) è stata inviata ad un Centro antiviolenza.
Le tavole riportano informazioni: sulla tipologia di utenza che si rivolge al servizio articolata a livello regionale, sulla tempistica delle chiamate, i luoghi e le forme della violenza, nonché sugli effetti generati da questa sia direttamente sulle vittime sia sui figli (violenza assistita), riportando, laddove disponibili, dettagli informativi di tipo socio-anagrafico e fornendo indicazioni sugli esiti della chiamata.
Per informazioni
Servizio Registro della popolazione, statistiche demografiche e condizioni di vita
Alessandra Capobianchi
capobian@istat.it
Maria Giuseppina Muratore
muratore@istat.it
Claudia Villante
Claudia.villante@istat.it