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Il numero di pubblica utilità 1522: dati trimestrali del IV 2024
Le tavole pubblicate aggiornano il quadro informativo sui dati delle chiamate al 1522 relative al quarto trimestre del 2024. Attraverso tale aggiornamento è inoltre possibile osservare e confrontare gli andamenti delle due annualità 2023 e 2024 registrati dal servizio di pubblica utilità messo a disposizione dal Dipartimento Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri. I dati riportano, come nelle precedenti pubblicazioni, le informazioni provenienti sia da utenti sia da vittime di violenza e stalking che si rivolgono al servizio 1522, via chat e telefono.
Rispetto al precedente trimestre del 2024, il IV trimestre conferma una tendenza di crescita, con un incremento dell’8,8% delle chiamate, pari a 16.710 (tavola 1). L’andamento giornaliero (tavola 6) evidenzia questa crescita per quasi tutto il periodo analizzato, ad eccezione della fase finale, a partire dal 18 novembre. In questa data, infatti, l’anno precedente aveva registrato un incremento particolarmente significativo, influenzato dai noti fatti di cronaca, come il femminicidio di Giulia Cecchettin, che hanno avuto un forte impatto sulla sensibilità dell’opinione pubblica riguardo al tema della violenza sulle donne. Tuttavia, nonostante questa differenza nel trend generale, il 25 novembre ha continuato a mostrare un picco di chiamate in linea con quello del 2023, confermando il forte effetto che questa ricorrenza ha sull’andamento delle chiamate. Il confronto tra i due anni evidenzia chiaramente l’aumento complessivo del numero di segnalazioni chat e via telefono pervenute al 1522 nel corso del 2024: infatti, considerando il totale delle chiamate delle due annualità, si osserva un incremento pari al 25,8% complessivo. Ciò evidenzia come questo servizio (sia per effetto mediatico delle campagne promozionali sia degli eventi di cronaca) abbia ampliato il bacino di utenza, rispondendo alle richieste di supporto e informazione sul tema della violenza e dello stalking.
Analizzando le ragioni per cui le persone si rivolgono al 1522, l’incremento delle richieste rispetto al terzo trimestre del 2024 riguarda principalmente la richiesta di informazioni sui servizi offerti dal numero di pubblica utilità, i chiarimenti sugli strumenti normativi a tutela delle vittime di violenza e le informazioni sui centri antiviolenza. Rispetto al trimestre precedente, questi ambiti hanno registrato aumenti rispettivamente dell’8,7%, 4,9% e 9,1%. L’incremento di questa tipologia di motivazione è la stessa mettendo a confronto i dati complessivi 2023 e 2024 (rispettivamente +25,8%, +61,0% e +51,6%). Emerge nel 2024 una crescita di richieste di aiuto per stalking rispetto al 2023, pari a +32,5%).
Diversamente, le richieste di aiuto da parte delle vittime di violenza restano sostanzialmente stabili, con un incremento più contenuto dell’1% rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, nel IV trimestre del 2024, queste chiamate rappresentano comunque una quota rilevante, pari al 20% del totale delle chiamate valide (tavola1). Tra il 2023 e il 2024 diminuiscono le chiamate non valide (-2,8%).
Come evidenzia la Tavola 3 tra il 2023 e il 2024 si amplia la platea degli utenti composta da parenti, amici e conoscenti che segnala casi di violenza (raddoppiando tra i due anni, +108%), così come cresce del doppio il ricorso a questo servizio da parte di operatori sia per le richieste di aiuto alle vittime sia per altri tipi di informazioni (informazioni sui CAV +41,8%, informazioni sul 1522 +34,8%).
I dati forniscono informazioni sui canali di comunicazione attraverso i quali sia gli utenti sia le vittime si sono rivolti al servizio 1522 (tavola 9). Le campagne di comunicazione continuano a dimostrarsi efficaci, contribuendo alla diffusione del 1522 anche nel quarto trimestre del 2024. In questo periodo, 4.503 persone hanno indicato queste campagne come fonte di conoscenza del servizio, mantenendo un andamento leggermente in diminuzione rispetto al trimestre precedente (5.459 persone) e registrando comunque un significativo aumento rispetto allo stesso periodo del 2023 (2.039 persone). Questa tendenza conferma l’impatto positivo delle campagne nel rendere il servizio sempre più conosciuto e accessibile, favorendo una maggiore informazione e consapevolezza tra la popolazione. Se si confrontano a questo proposito i dati del 2024 sul 2023 la conoscenza del 1522 attraverso le campagne è cresciuta notevolmente. Sia Internet che la TV continuano a svolgere un ruolo fondamentale nella diffusione del servizio. Internet, con 4.153 segnalazioni nel IV trimestre 2024 si conferma il secondo canale più utilizzato, mentre la TV, indicata da 1.279 persone sempre nello stesso trimestre, mantiene comunque un’importante rilevanza nella conoscenza del servizio. A questo proposito, osservando i dati complessivi del 2023 e del 2024, nel 2024 crescono del 52% le persone che sono venute a conoscenza di questo servizio rispetto al 2023.
ll 1522 rappresenta un punto di raccordo a livello territoriale, facilitando il collegamento tra le vittime e i servizi di protezione più vicini (tavola 10). In linea con i trimestri precedenti, si conferma l’incremento delle chiamate che sfociano nell’indirizzamento verso Centri e Servizi Antiviolenza, Case protette e strutture di accoglienza per vittime (95%). Questo dato rafforza il ruolo del 1522 come strumento essenziale nel potenziare la rete di supporto locale a tutela delle vittime.
La violenza fisica, analogamente ai trimestri precedenti, si conferma come la tipologia principale di violenza subita da quasi la metà delle vittime (40,9%), seguita dalla violenza psicologica (34,3%) (tavola 12). Quando si considerano i casi in cui le vittime hanno subito più forme di violenza (tavola 12bis), quella psicologica risulta la più frequentemente associata ad altre tipologie, con un totale di 1.944 segnalazioni. Osservando il complesso delle violenze riportate (tavola 12ter), oltre a quelle fisiche e psicologiche, emergono con particolare frequenza le minacce (2.147 casi) e gli atti persecutori (933), evidenziando il ruolo fondamentale del servizio nel contrasto allo stalking. Significativa è anche la quota di segnalazioni relative alla violenza economica, pari a 952 casi. Tali andamenti si registrano anche osservando complessivamente i dati delle due annualità messi a confronto.
La tavola 13 evidenzia la durata prolungata degli episodi di violenza, con oltre la metà delle vittime (51,3% del IV trimestre 2024) che dichiara di averli subiti per anni. Questo prolungato vissuto influisce profondamente sul loro stato emotivo e comportamentale. Dalle testimonianze raccolte dalle operatrici del 1522 emerge, infatti, che il 59,1% (dato riferito al IV trimestre 2024) delle vittime manifesta ansia e una condizione di forte soggezione.
Un altro dato che conferma la continuità della dinamica della violenza riguarda il luogo in cui essa avviene: la percentuale di vittime che indica la casa come scenario della violenza rimane sostanzialmente invariata, attestandosi al 68% (tavola 15). Anche in questo caso gli andamenti sono simili nei due anni presi in considerazione.
Questo dato conferma l’elevata percentuale di casi di violenza assistita: anche per il IV trimestre 2024 oltre la metà delle vittime (55,1%) ha figli, e di queste, il 57% dichiara di avere figli minori. Inoltre, il 27,2% delle vittime riporta che i propri figli hanno assistito e subito la violenza, mentre nel 35,2% dei casi i figli hanno solo assistito alla violenza (tavola 18).
Il fatto che la violenza avvenga principalmente in ambito familiare spiega la prevalenza delle figure del partner o ex-partner come principali autori della violenza (tavola 17). I dati rimangono invariati rispetto al trimestre precedente del 2024: il 50% delle vittime indica il partner attuale (convivente o meno) come autore, il 21% l’ex partner, lo 0,8% un partner occasionale e l’11% un familiare (tavola 17). Tuttavia osservando nel complesso i dati nelle due annualità, nel 2024 crescono rispetto al 2023 gli ex partner (+47,1% gli ex-conviventi, +15,8% gli ex-partner, +44,2% gli amanti). Questo in parte potrebbe spiegare la crescita delle chiamate di richiesta di aiuto per stalking.
Come per il luogo della violenza, anche per quanto riguarda l’under-reporting non si registrano cambiamenti rispetto al trimestre precedente. Nel quarto trimestre del 2024, il 72,9% delle vittime che si rivolgono al 1522 non denuncia la violenza subita alle autorità competenti. I principali motivi di questa mancata denuncia restano la paura e il timore delle reazioni dell’autore, che riguardano il 38,5% dei casi (tavola 16).
Le tavole messe a disposizione riportano infine informazioni sul profilo delle vittime e degli autori e la regione di provenienza delle chiamate e sulla tempistica delle chiamate per giorno della settimana e per ora della giornata.
Per informazioni
Alessandra Capobianchi
capobian@istat.it
Maria Giuseppina Muratore
muratore@istat.it
Claudia Villante
claudia.villante@istat.it