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Ricoveri ospedalieri di donne
Nell’ambito dell’accordo di durata triennale sottoscritto il 4 maggio 2023 per la prosecuzione dell’alimentazione della banca dati sulla violenza di triennale, Istat e Ministero della Salute proseguono le attività di approfondimento basate sui contenuti informativi delle dimissioni ospedaliere (flusso della Scheda di dimissione ospedaliera – SDO), che costituiscono un’importante fonte di informazioni sanitarie per fare luce sul complesso fenomeno della violenza subita dalle donne. Tali approfondimenti contribuiscono all’alimentazione della Banca dati sulla violenza di genere, prevista dai diversi Piani nazionali d’azione sulla violenza contro le donne.
La Scheda di dimissione ospedaliera raccoglie informazioni relative a ogni paziente dimesso (compresi i deceduti) dagli istituti di cura pubblici e privati su tutto il territorio nazionale. I dati dei singoli ospedali sono trasmessi alle Regioni (o alle Aziende Sanitarie Locali) che, mensilmente, devono trasmetterli al Ministero della Salute.
Le informazioni disponibili nelle Schede di dimissione ospedaliera consentono di approfondire la conoscenza del fenomeno della violenza di genere individuando le donne che hanno avuto almeno un ricovero ospedaliero con indicazione di violenza, di conoscere quanti sono i ricoveri complessivi di queste donne e di descriverne le caratteristiche quali l’età, la provenienza, la modalità di dimissione, le diagnosi ricorrenti.
Nel 2024, sono 1.505 i ricoveri in ospedale in regime ordinario delle donne con indicazione di violenza, in aumento rispetto al dato registrato nel 2023, pari a 1.370 ricoveri (+9,9%), e rispetto a prima della pandemia da Covid-19 (1.487 nel 2019). Tali incrementi sono maggiori anche rispetto all’andamento dei ricoveri ordinari totali di donne (esclusi i ricoveri per parto), aumentati del 1,2% rispetto al 2023 e diminuiti del -8,2% rispetto al 2019 (Grafico 1).
Grafico 1 | Ricoveri ospedalieri ordinari di donne totali e con indicazione di violenza. Anni 2017-2024(a)
(a) Sono esclusi i ricoveri per parto.
Risulta, pertanto, in crescita l’incidenza dei ricoveri ordinari di donne con indicazione di violenza per 10.000 ricoveri ordinari totali: nel 2024 è pari a 5,3, rispetto a 4,8 per 10.000 registrato sia nel 2023 sia nel 2019 (Grafico 2).
Grafico 2 | Ricoveri ospedalieri ordinari di donne con indicazione di violenza per 10.000 ricoveri ordinari totali. Anni 2017-2024(a)
(a) Sono esclusi i ricoveri per parto.
Nel 2024, si sono registrati 0,50 ricoveri ordinari di donne con indicazione di violenza per 10.000 donne residenti. Le minorenni fanno registrare il tasso più elevato pari a 0,93 ricoveri per 10.000 residenti, seguite dalle donne adulte di 18-34 anni con un valore pari a 0,72. Il tasso delle donne straniere è quasi cinque volte più elevato rispetto a quella delle donne italiane: 1,76 ricoveri con indicazione di violenza per 10.000 residenti contro 0,38.
Per le donne di età inferiore a 18 anni, le diagnosi che vengono riportate più frequentemente nei ricoveri ordinari con diagnosi di violenza sono relative a maltrattamento del bambino, osservazione successiva ad altra lesione volontaria, abuso sessuale su minore, osservazione per sospetto di abuso e trascuratezza.
Per le donne di età maggiore o uguale a 18 anni le diagnosi che vengono riportate più frequentemente nei ricoveri ordinari con indicazione di violenza sono relative al maltrattamento di adulto non specificato, osservazione successiva ad asserita violenza carnale o seduzione, anamnesi personale di trauma psichico da violenza fisica, sindrome dell’adulto maltrattato e abuso sessuale di adulto.