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Ricoveri ospedalieri di donne
Nell’ambito dell’accordo di durata triennale sottoscritto il 4 maggio 2023 per la prosecuzione dell’alimentazione della banca dati sulla violenza di triennale, Istat e Ministero della Salute proseguono le attività di approfondimento basate sui contenuti informativi delle dimissioni ospedaliere (flusso della Scheda di dimissione ospedaliera – SDO), che costituiscono un’importante fonte di informazioni sanitarie per fare luce sul complesso fenomeno della violenza subita dalle donne. Tali approfondimenti contribuiscono all’alimentazione della Banca dati sulla violenza di genere, prevista dai diversi Piani nazionali d’azione sulla violenza contro le donne.
La Scheda di dimissione ospedaliera raccoglie informazioni relative a ogni paziente dimesso (compresi i deceduti) dagli istituti di cura pubblici e privati su tutto il territorio nazionale. I dati dei singoli ospedali sono trasmessi alle Regioni (o alle Aziende Sanitarie Locali) che, mensilmente, devono trasmetterli al Ministero della Salute.
Le informazioni disponibili nelle Schede di dimissione ospedaliera consentono di approfondire la conoscenza del fenomeno della violenza di genere individuando le donne che hanno avuto almeno un ricovero ospedaliero con indicazione di violenza, di conoscere quanti sono i ricoveri complessivi di queste donne e di descriverne le caratteristiche quali l’età, la provenienza, la modalità di dimissione, le diagnosi ricorrenti.
Nel 2023, sono 1.370 i ricoveri in ospedale in regime ordinario delle donne con indicazione di violenza, in aumento rispetto al dato registrato nel 2022 pari a 1.196 ricoveri (+14,5%). I valori rimangono inferiori a quelli registrati prima della pandemia da Covid-19 (1.487 nel 2019). L’incremento rispetto al 2022 dei ricoveri femminili con indicazione di violenza è maggiore rispetto all’aumento dei ricoveri ordinari totali (+3,3%), anch’essi più bassi rispetto ai valori pre-pandemia (Grafico 1).
Grafico 1 | Ricoveri ospedalieri ordinari di donne totali e con indicazione di violenza. Anni 2017-2023
La quota di ricoveri ordinari con indicazione di violenza per 10 mila ricoveri ordinari totali nel 2023 è pari a 4,8, in aumento rispetto al 4,4 per 10.000 registrato nel 2022 ed in linea con i valori degli anni pre-pandemia (Grafico 2).
Grafico 2 | Ricoveri ospedalieri ordinari di donne con indicazione di violenza per 10.000 ricoveri ordinari totali. Anni 2017-2023
Nel 2023, si sono registrati 0,43 ricoveri ordinari di donne con indicazione di violenza per 10.000 donne residenti. Le minorenni fanno registrare il tasso più elevato pari a 0,78 ricoveri per 10.000 residenti, seguite dalle donne adulte di 18-34 anni (0,74 per 10.000). L’incidenza dei ricoveri ordinari delle donne straniere è sei volte più elevata rispetto a quella delle donne italiane: 21,8 ricoveri con indicazione di violenza per 10.000 contro 3,7.
Per le donne di età inferiore a 18 anni, le diagnosi che vengono riportate più frequentemente nei ricoveri ordinari con diagnosi di violenza sono relative a maltrattamento del bambino, abuso sessuale su minore, abuso di minore non specificato, osservazione per sospetto di abuso e trascuratezza.
Per le donne di età maggiore o uguale a 18 anni le diagnosi che vengono riportate più frequentemente nei ricoveri ordinari con indicazione di violenza sono relative al maltrattamento di adulto non specificato, osservazione successiva ad asserita violenza carnale o seduzione, abuso sessuale di adulto e anamnesi personale di trauma psichico da violenza fisica.