La gravità e le conseguenze della violenza

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Le violenze contro le donne sono gravi, con conseguenze che impattano sulla qualità della vita nel breve, medio e lungo periodo. Ferite, cure farmacologiche, problemi di salute psicologica, non riuscire a svolgere i compiti del quotidiano ne sono solo alcuni esempi.

I dati mostrano che più di una donna su tre vittima della violenza del partner ha riportato ferite, lividi, contusioni o altre lesioni (37,6%). Nella maggior parte dei casi si tratta di lividi, ma circa il 20% è stata ricoverata in ospedale a seguito delle ferite riportate, e più di un quinto di coloro che sono state ricoverate ha avuto danni permanenti.

Tra le donne straniere vittime di violenza da parte del partner, la quota di coloro che riportano ferite raggiunge il 44,5%.

La violenza nella coppia non si ferma neanche durante la gravidanza (11,8%). Per le donne che l’hanno subita in gravidanza in poco meno di 1 caso su 4 (23,9%) le violenze sono diminuite, mentre per l’11,3% delle donne sono addirittura aumentate e per il 5,7% iniziate.

A seguito delle ripetute violenze dai partner (attuali o precedenti), più della metà delle vittime soffre di perdita di fiducia ed autostima (52,7%). Tra le conseguenze sono molto frequenti anche ansia, fobia e attacchi di panico (46,8%), disperazione e sensazione di impotenza (46,4%), disturbi del sonno e dell’alimentazione (46,3%), depressione (40,3%), nonché difficoltà a concentrarsi e perdita della memoria (24,9%), dolori ricorrenti nel corpo (21,8%), difficoltà nel gestire i figli (14,8%) e infine autolesionismo o idee di suicidio (12,1%).

Per la violenza subita da parte di autori non partner, invece, sono state considerate altre categorie. Molte sono le donne che dichiarano di avere superato l’episodio, il 49,2%, percentuale in aumento tra le donne che hanno subito molestie 57,8%, mentre è pari al 34,1% nel caso la donna racconti una violenza sessuale più grave. Molte riscontrano una maggiore difficoltà relazionale, la paura dei luoghi isolati e del buio, la perdita di fiducia negli uomini, nonché depressione, ansia o shock. Da notare invece un residuale 4,2% dichiara di sentirsi più forte.

Circa il 5% delle donne si è dovuta assentare dal lavoro e una quota simile non è riuscita a svolgere i compiti quotidiani di cura. Molte donne inoltre hanno avuto paura per la propria vita (nel 36,1% dei casi, con una distanza tra italiane e straniere di circa 10 punti percentuali a sfavore delle seconde) e per quella dei figli. Per le violenze da non partner la percentuale è pari al 22,2%.

Negli ultimi 5 anni, la quota di donne che ha subito ferite è aumentata (Tavola 1), così come in aumento anche il dato della pericolosità.

Tavola 1. Donne da 16 a 70 anni che hanno subìto violenza fisica o sessuale da un uomo negli ultimi 5 anni, per alcune caratteristiche della violenza e tipo di autore. Anno 2006-2014 (composizione percentuale – dati riferiti all’ultima violenza subita)

CARATTERISTICHE DELLA VIOLENZA Report partner o ex partner   Report non partner
2006 2014   2006 2014
Ha riportato ferite* 26,3 40,2 14,0 23,1
Ha avuto paura che la Sua vita fosse in pericolo 18,8 34,5 15,0 21,9
L’episodio è stato molto grave 33,4 42,0 21,0 27,0
L’episodio è stato abbastanza grave 30,6 34,7 34,4 40,4
*Nel caso delle violenze da partner o ex partner, i dati si riferiscono anche ad altri episodi precedenti l’ultimo
Fonte: Indagine sulla Sicurezza delle donne, 2014

Grafico 1 | Donne dai 16 ai 70 anni che hanno subito violenza da un uomo non partner per cambiamento di abitudini a seguito del fatto e cittadinanza. Anno 2014  (per 100 vittime della stessa cittadinanza)


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Tavole Indagine sulla Sicurezza delle donne, anno 2014
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