Omicidi di donne

  • Ascolta questa pagina usando ReadSpeaker
  • Condividi
  • Lascia un feedback

La punta dell’iceberg della violenza è rappresentata dagli omicidi, che sono stabili nel tempo per le donne.

La diminuzione generalizzata degli omicidi volontari consumati ha riguardato in misura decisamente maggiore il genere maschile (Grafico 1), che ha beneficiato negli ultimi venti anni della forte contrazione dei livelli di vittimizzazione e degli omicidi da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso, le cui vittime sono quasi esclusivamente uomini.

Grafico 1 | Vittime di omicidio volontario per genere. Anni 1992-2020 (valori per 100.000 abitanti) (a)


download formato xlsx

Per gli omicidi, la Direzione centrale della Polizia criminale del Ministero Interno ha istituito una banca dati dedicata, dal 2002, che consente di conoscere anche il movente presunto, distinguere tra gli omicidi di criminalità comune e organizzata, e soprattutto di studiare, per gli omicidi di cui si conosce l’autore, la relazione tra quest’ultimo e la vittima dell’omicidio, permettendo così di conoscere quante donne sono uccise da partner o da parenti, o quanti uomini sono uccisi da sconosciuti, e così via.

Tavole della banca dati sugli omicidi volontari del Ministero dell’Interno
Direzione centrale della polizia criminale (DCPC)
download Vittime di omicidio secondo la relazione con l’omicida – Anni 2002-2022 (xlsx)

L’Istat a partire dal 2019 ha voluto stimare il numero di femminicidi seguendo gli standard internazionali, ossia analizzando insieme la relazione tra la vittima e l’autore, il movente e l’ambito dell’omicidio, così come rilevati nel database dedicato agli omicidi del Ministero dell’Interno.

APPROFONDIMENTI

 

Ultime diffusioni