Programmi per gli autori di reato

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Nel Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017-2020 è prevista l’attivazione di percorsi di rieducazione degli uomini autori di violenza contro le donne. Infatti il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPO), come raccomandato nell’art. 16 della Convenzione di Istanbul, riserva specifiche risorse per il sostegno di programmi di prevenzione, recupero e trattamento per uomini maltrattanti per prevenire la recidiva e per favorire l’adozione di comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali.

In questo ambito di impegno, altresì, il Ministero della giustizia pone attenzione alla formazione sui diversi modelli di trattamento intramurale, sui protocolli e le buone pratiche per ridurre la recidiva anche attraverso il coinvolgimento dei soggetti esterni all’Amministrazione e il consolidamento e lo sviluppo di collegamenti e sinergie col territorio.

L’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali – Consiglio nazionale delle ricerche (IRPPS – CNR), sulla base dell’accordo con il DPO che ricade nelle attività definite dal Piano nazionale antiviolenza, ha svolto la mappatura dei programmi per maltrattanti.Al 31 dicembre 2017 sono risultati attivi 54 programmi di trattamento, il 17% dei quali con più di una sede, per un totale di 69 punti di accesso sul territorio nazionale, concentrati maggiormente nel Nord Italia.

Gli uomini che hanno contattato il programma nel corso del 2017 sono 1.199 e quelli in carico 1.214. Tra questi ultimi, i nuovi ingressi registrati nell’anno sono pari a 573 uomini, mentre 339 sono coloro che hanno terminato il trattamento, sia condividendo la decisione con l’equipe sia per scelta autonoma. L’accesso avviene generalmente per invio da parte di altri servizi (circa 6 casi su 10), mentre è volontario per 4 uomini ogni 10.

Più del 70% dei programmi offre a titolo gratuito l’ascolto telefonico e l’orientamento ai servizi del territorio, mentre più della metà offre sostegno psicologico (consulenza psicologica nel 67% e psicoterapia nel 52% dei casi). Il sostegno alla genitorialità è offerto a titolo gratuito da più della metà dei programmi (54%). Vi sono però casi in cui le prestazioni sono a pagamento, in particolare la psicoterapia e il sostegno alla genitorialità.

In generale, le analisi hanno evidenziato una distribuzione territoriale ancora eterogenea, un numero medio di prese in carico basso, la difficoltà ad instaurare collaborazioni con i centri antiviolenza e un basso livello di standardizzazione delle procedure seguite, compresa la valutazione del rischio.

APPROFONDIMENTI

  • CNR – IRPPS Rapporto n. 2 I programmi di trattamento per autori di violenza, 2017 (pdf)