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Pil e indebitamento delle AP

Nel 2013 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.560.024 milioni di euro correnti, con una riduzione  dello 0,4% rispetto all’anno precedente. In volume il Pil è diminuito dell’1,9%.

I dati finora disponibili per i maggiori paesi sviluppati mostrano un aumento del Pil in volume negli Stati Uniti e nel Regno Unito (1,9% per entrambi), in Giappone (1,6%) e in Germania (0,4%).

Dal lato della domanda nel 2013 si registra una caduta in volume del 2,2% dei consumi finali nazionali e del 4,7% degli investimenti fissi lordi, mentre le esportazioni di beni e servizi hanno segnato un aumento dello 0,1%. Le importazioni sono diminuite del 2,8%.

A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato un calo in volume in tutti i principali comparti, ad eccezione dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+0,3%). Le diminuzioni sono state del 3,2% nell’industria in senso stretto, del  5,9% nelle costruzioni e dello 0,9% nei servizi.

L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in rapporto al Pil, è stato pari al 3,0%, stabile rispetto all’anno precedente.

L’avanzo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) è stato pari, in rapporto al Pil, al 2,2% (era 2,5% nel 2012).

N.B.
Il comunicato stampa è stato sostituito in data 7 marzo 2014 per rettificare il dato relativo al valore aggiunto concatenato del settore “attività manifatturiere” del 2013. La revisione, vedi prospetto 2 a pag. 5 e le tavole 8 e 9 delle serie storiche allegate, è esito di una correzione di uno slineamento tra le procedure di calcolo dell’aggregato.

Da settembre 2014 l’Istat adotta, come gli altri paesi europei, il nuovo Sistema europeo dei conti nazionali e regionali , Sec 2010.
La prima diffusione con il nuovo Sec è prevista per i conti economici annuali il 3 ottobre 2014.

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