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Notifica indebitamento netto e debito Ap
L’Istat pubblica i principali dati della Notifica sull’indebitamento netto e sul debito delle Amministrazioni Pubbliche (AP), riferiti al periodo 2016-2019, trasmessi alla Commissione Europea in applicazione del Protocollo sulla Procedura per i Disavanzi Eccessivi (PDE) annesso al Trattato di Maastricht. In base al Protocollo, i Paesi europei devono comunicare due volte all’anno (entro il 31 Marzo e il 30 Settembre) i livelli dell’indebitamento netto, del debito pubblico e di altre grandezze di finanza pubblica relative ai quattro anni precedenti, nonché le previsioni ufficiali degli stessi per l’anno in corso. Sulla Notifica trasmessa dall’Italia non sono state espresse riserve.
I dati relativi a indebitamento netto e debito delle AP costituiscono le principali grandezze di riferimento per le politiche di convergenza per l’Unione economica e monetaria (UEM) e sono stimati rispettivamente dall’Istat e dalla Banca d’Italia. Vengono inoltre forniti gli elementi di riconciliazione tra la variazione del debito delle AP e l’indebitamento netto e tra quest’ultimo e il fabbisogno del settore pubblico, calcolato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Tutti i dati, riferiti ai consuntivi per gli anni 2016-2019, sono sottoposti al processo di verifica condotto da Eurostat e coordinato, sul piano nazionale, dall’Istat. Non sono, invece, qui riportate le previsioni ufficiali per il 2020, elaborate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, le quali non sono inserite in tale processo.
I dati dell’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche per gli anni 2016-2019 sono elaborati in conformità alle regole fissate dal regolamento Ue n.549/2013 (Sistema Europeo dei Conti – Sec 2010) entrato in vigore il 1° settembre 2014 e dal Manuale sul disavanzo e sul debito pubblico edizione 2019; essi coincidono con quelli diffusi lo scorso 3 aprile (Conto trimestrale delle Amministrazioni pubbliche, reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società).
Nel 2019 l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (-29.301 milioni di euro) è stato pari al 1,6% del Pil, in diminuzione di circa 9,5 miliardi rispetto al 2018 (-38.844 milioni di euro, corrispondente al 2,2% del Pil). Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato positivo e pari all’1,7% del Pil, con una crescita di 0,2 punti percentuali rispetto al 2018. La spesa per interessi, che secondo le attuali regole di contabilizzazione non comprende l’impatto delle operazioni di swap, è stata pari al 3,4% del Pil, con una diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 2018.
I dati del debito delle Amministrazioni Pubbliche per gli anni 2016-2019 sono quelli pubblicati dalla Banca d’Italia e sono anch’essi coerenti con il nuovo Sistema Europeo dei Conti (Sec 2010). A fine 2019 il debito pubblico, misurato al lordo delle passività connesse con gli interventi di sostegno finanziario in favore di Stati Membri della UEM, era pari a 2.409.841 milioni di euro (134,8% del Pil). Rispetto al 2018 il rapporto tra il debito delle AP e il Pil rimasto invariato.
Le tavole della Notifica trasmesse da ogni Paese sono reperibili sul sito di Eurostat alla pagina http://ec.europa.eu/eurostat/web/government-finance-statistics/excessive-deficit-procedure/edp-notification-tables