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Misura dell’occupazione non regolare
L’Istat elabora correntemente le stime sul volume di lavoro coerenti con gli aggregati economici che contribuiscono alla formazione del prodotto interno lordo, diffusi il 1° marzo 2011.
Le stime riguardano l’occupazione espressa in termini di occupati interni, posizioni lavorative e unità di lavoro. Ciascuna delle suddette misure fornisce una diversa informazione del contributo del fattore lavoro al processo di produzione: gli occupati interni rappresentano il numero delle persone fisiche occupate; le posizioni lavorative stimano il numero delle attività svolte da ciascun occupato; le unità di lavoro misurano il numero di posizioni lavorative riportate a unità standard a tempo pieno.
In ciascuna delle diverse misure di occupazione è possibile distinguere la componente regolare da quella non regolare. Sono definite regolari le posizioni lavorative registrate e osservabili sia dalle istituzioni fiscali-contributive sia da quelle statistiche e amministrative. Si dicono non regolari le posizioni lavorative svolte senza il rispetto della normativa vigente in materia fiscale-contributiva, quindi non osservabili direttamente presso le imprese, le istituzioni e le fonti amministrative.
I dati a livello nazionale sono disponibili in serie storica (dal 1980 le unità di lavoro, dal 1991 gli occupati interni e le posizioni lavorative), con un dettaglio pari a 30 settori di attività economica (corrispondenti alla classificazione NACE-Rev.1.1) e con informazioni distinte per ciascuna posizione nella professione (dipendente e indipendente). Le stime sul lavoro non regolare riferite all’ultimo anno sono fornite, invece, per sei macrobranche in quanto la provvisorietà delle fonti informative di base non consente di spingere l’analisi ad un livello settoriale più ampio.
I dati sul volume di lavoro a livello regionale sono disponibili in serie storica dal 2000 al 2009 e riguardano le unità di lavoro totali, con un’analisi per 4 macrobranche di attività economica (corrispondenti alla classificazione Nace Rev.1.1).
Le serie non sono coerenti con quelle nazionali poiché l’aggiornamento dei dati territoriali nel 2011 ha riguardato esclusivamente la stima anticipata di alcuni aggregati economici nelle ripartizioni geografiche (diffusa il 6 giugno 2011). L’aggiornamento delle serie territoriali sarà effettuato successivamente alla diffusione dei conti nazionali secondo la nuova classificazione Nace Rev.2 (Regolamento UE 715/2010), quest’ultima prevista per il 19 ottobre 2011.
Per informazioni
Direzione Centrale della Contabilità Nazionale
Antonella Baldassarini
tel. 06 4673.3148
anbaldas@istat.it
Federica Battellini
tel. 06 4673.3149
battelli@istat.it