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Violenza sulle donne

Stereotipi e utilizzo dei social

La violenza contro le donne è un fenomeno complesso e per comprenderlo e contrastarlo in modo efficace va considerato il contesto delle norme sociali e culturali in cui si sviluppa, nonché i linguaggi adottati per comunicarle.

Alcuni modelli culturali influenzano le opinioni che le persone hanno nei confronti della violenza contro le donne e in particolare quelle relative ai ruoli di genere e ad alcuni stereotipi rispetto alle relazioni familiari.

Nel quadro dell’Accordo di collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio del 2017 l’Istat nel 2018 ha realizzato un modulo espressamente dedicato alla rilevazione degli stereotipi sui ruoli di genere e per la prima volta alle opinioni sull’accettabilità della violenza, sulla sua diffusione e sulle sue cause, nonché sugli stereotipi in merito alla violenza sessuale.

Sullo stesso tema è in corso la seconda edizione dell’indagine rivolta alla popolazione adulta e l’indagine rivolta ai ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 19 anni.

A partire dal 2020 l’Istat ha aggiunto una nuova fonte di informazione con lo scopo di migliorare la conoscenza del fenomeno della violenza sulle donne utilizzando i Big Data. In particolare, è stato promosso un progetto di analisi del sentiment e dell’emotion che utilizza i social media (X-Twitter, pagine pubbliche di Instagram e Facebook, Webnews) per capire come questi rappresentano il fenomeno della violenza e degli stereotipi di genere e approfondire le nuove forme di violenza online.

Nel 2013-2014, l’indagine Uso del tempo dedica una sezione alle opinioni circa il ruolo della donna.

In precedenza l’indagine Istat Stereotipi, rinunce e discriminazioni di genere (2011) aveva rilevato la diffusione di modelli stereotipati legati ai ruoli delle donne e degli uomini.

 
 
 
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