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Comunicato stampa

Pil e indebitamento delle AP - Anno 2022

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Nel 2022 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.909.154 milioni di euro correnti, con un aumento del 6,8% rispetto all’anno precedente. In volume il Pil è cresciuto del 3,7%.

Dal lato della domanda interna nel 2022 si registra, in termini di volume, un incremento del 9,4% degli investimenti fissi lordi e del 3,5% dei consumi finali nazionali. Per quel che riguarda i flussi con l’estero, le esportazioni di beni e servizi sono salite del 9,4% e le importazioni del 11,8%.

La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito positivamente alla dinamica del Pil per 4,6 punti percentuali, mentre l’apporto della domanda estera netta è stato negativo per 0,5 punti e quello della variazione delle scorte per 0,4 punti.

Il valore aggiunto ha registrato aumenti in volume del 10,2% nelle costruzioni e del 4,8% nelle attività dei servizi. Si rilevano contrazioni dell’1,8% nell’agricoltura, silvicoltura e pesca e dello 0,1% nell’industria in senso stretto.

L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in rapporto al Pil, è stato pari a -8,0%, a fronte del -9,0% nel 2021. Il valore dell’indebitamento per gli anni 2020 e 2021 è stato rivisto a seguito del cambiamento introdotto nel trattamento contabile dei crediti di imposta (si veda il paragrafo delle revisioni).

Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) misurato in rapporto al Pil, è stato pari a -3,7% (-5,5% nel 2021).

Note.

– In data 1/03/2023 il testo integrale è stato sostituito perchè nel sottotitolo dei Prospetti 7 e 8 era erroneamente riportato stime marzo 2022 rispetto a stime settembre 2022.

– Alle ore 10:00 del 5 aprile 2023 sono stati aggiornati nella banca dati I.stat e nel data browser IstatData alcuni dati per l’anno 2022 del conto annuale delle AP e dei conti economici annuali e trimestrali (si veda la Nota informativa alla pagina https://www.istat.it/it/archivio/283106). La revisione è stata effettuata a seguito delle ulteriori informazioni resesi disponibili nel corso del mese di marzo 2023; in particolare, è stata apportata una lieve rettifica, al ribasso, dei crediti fiscali al settore energetico. L’aggiornamento ha determinato, rispetto a quanto indicato nel comunicato del 1 marzo 2023, una diminuzione dell’indebitamento delle Amministrazioni Pubbliche, che lascia però invariato il livello del rapporto indebitamento/Pil pari all’8%, e ha comportato aggiustamenti di entità limitata ad alcune voci dei Conti Nazionali, senza nessun effetto sul livello del Prodotto Interno Lordo annuale e trimestrale.

Il commento

Nel 2022 l’economia italiana ha registrato una crescita decisa, ma inferiore rispetto a quella del 2021. A trascinare la crescita del Pil (+3,7%) è stata soprattutto la domanda nazionale al netto delle scorte, mentre la domanda estera e la variazione delle scorte hanno fornito contributi negativi. Dal lato dell’offerta di beni e servizi, il valore aggiunto ha segnato crescite nelle costruzioni e in molti comparti del terziario, mentre ha subito una contrazione nell’agricoltura. La crescita dell’attività produttiva si è accompagnata a una espansione dell’input di lavoro e dei redditi. Il rapporto tra l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche e il Pil ha registrato un miglioramento rispetto al 2021. Il valore dell’indebitamento è stato rivisto a seguito del cambiamento introdotto nel trattamento contabile dei crediti di imposta.

Periodo di riferimento: Anno 2022

Data di pubblicazione: 01 marzo 2023

Prossima diffusione: 22 settembre 2023

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