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Classificazione

Classificazione sintetica dei reati

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La classificazione italiana dei reati cosiddetta sintetica usata dall’Istat raggruppa gli elementi del catalogo dei reati che costituiscono i delitti, secondo il “bene”, meritevole di protezione giuridica penale, che viene violato.

Allo scopo di raggrupparli si utilizza un codice intermedio (codicefin). Ad ogni articolo del codice penale presente nel catalogo, come pure alle norme complementari inserite in esso, si attribuisce uno di questi codici che facilita l’aggregazione in categorie della classificazione.

Le voci della classificazione sintetica si basano sui titoli e sezioni del codice penale per raggruppamenti su più livelli gerarchici, anche se non tutti completi, con la specifica di alcune voci di dettaglio più importanti. Le voci di delitto che non sono parte del codice penale sono rappresentate per “argomento”.

La classificazione sintetica, insieme alla classificazione analitica o dettagliata dei reati, è alla base della Statistica della criminalità, come è tradizionalmente chiamata la statistica dei procedimenti penali registrati nelle Procure della Repubblica per i quali si prosegue l’azione penale.

La diffusione dei dati avviene oltre che con le pubblicazioni periodiche anche attraverso la banca dati I.stat.