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Struttura del costo del lavoro

Nel 2012 è pari a 41.330 euro per dipendente il costo del lavoro in senso ampio (ovvero comprensivo di tutte le spese sostenute dai datori di lavoro per l’impiego di lavoratori dipendenti) nelle imprese ed istituzioni private e pubbliche con almeno 10 dipendenti dell’industria e dei servizi.

Le retribuzioni lorde per dipendente ammontano a 29.895 euro e rappresentano il 72,3% del costo del lavoro.

Le retribuzioni lorde annue per dipendente sono più elevate nei settori della Fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (50.699 euro), delle Attività finanziarie ed assicurative (50.567 euro) e dell’Estrazione di minerali da cave (49.389 euro). Sul fronte opposto, quelle minime si rilevano nel Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (17.836 euro).

I contributi sociali incidono per il 27,3% sul costo del lavoro in senso ampio: i contributi sociali obbligatori per legge hanno una incidenza del 20,4%, mentre quelli volontari e contrattuali dello 0,4% e il Trattamento di fine rapporto (Tfr) del 3,9%.

Le spese per formazione incidono solo per lo 0,2% sul costo del lavoro in senso ampio.

Nel settore privato il 28,8% del Tfr è versato ai fondi di previdenza complementare. Nelle imprese con 1.000 e più dipendenti questa quota raggiunge il 43,5%.

La retribuzione lorda per ora lavorata è pari a 20,2 euro, con un differenziale di circa sette euro tra le imprese ed istituzioni con 1.000 e più dipendenti e quelle di piccole dimensioni (10-49 dipendenti).

Per informazioni
Direzione centrale delle statistiche economiche congiunturali
Ciro Baldi
tel. 06 4673.6283
baldi@istat.it

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