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Redditi delle famiglie con stranieri
Quasi i due terzi degli stranieri nati all’estero e residenti in Italia sono immigrati per motivi di lavoro.
In tutte le classi di età, la quota di stranieri percettori di redditi da lavoro è più elevata di quella degli italiani (75,4% contro 66,3% tra i 15-64enni).
Tra gli italiani, i redditi da lavoro delle persone laureate sono del 75% più elevati di quelli delle persone con licenza elementare (valore mediano pari a 1.868 euro mensili contro 1.067); tra gli stranieri la differenza si riduce all’8% (1.039 contro 958).
In media, il 90,6% del reddito netto delle famiglie composte solo da stranieri è rappresentato da redditi da lavoro, contro il 63,8% delle famiglie di soli italiani.
Le famiglie con stranieri dispongono di un reddito netto annuo pari a 14.469 euro (valore mediano); di conseguenza, la metà di esse dispone al massimo di 1.206 euro mensili che scendono a 1.033 quando sono composte solo da stranieri e salgono a 2.136 se si tratta di famiglie miste.
Se al reddito netto si aggiungono i fitti figurativi (per comparare le famiglie proprietarie dell’abitazione e le famiglie affittuarie) e se ne calcola il valore equivalente (per comparare famiglie di dimensione e composizione differenti), il reddito mediano delle famiglie con stranieri è appena il 56% di quello delle famiglie di soli italiani.
I redditi delle famiglie ucraine (pari al 42,9% di quello delle famiglie italiane), indiane (48%), marocchine (50,3%) e moldave (50,9%) sono i più distanti dallo standard delle famiglie italiane; quelli delle famiglie polacche (65,4%), peruviane (64,7%) e filippine (59,2%) i più vicini.
Le condizioni economiche migliorano all’aumentare del tempo trascorso dall’arrivo in Italia: se una famiglia di soli stranieri risiede in Italia da più di 12 anni il suo reddito è superiore del 40% a quello di una famiglia che vi risiede da meno di due anni.
Il 43,9% delle persone che vivono in una famiglia con stranieri è a rischio di povertà; la quota sale al 49,1% se la famiglia è composta da soli stranieri e scende al 32,7% se mista. Tra le persone che vivono in famiglie di soli italiani, il 17,4% è a rischio di povertà.
Come nel caso degli italiani, il rischio di povertà delle persone che vivono in famiglie con stranieri è più elevato nel Mezzogiorno (64,2%) rispetto al Centro (47,7%) e al Nord (37,8%).
L’indicatore sintetico di rischio di povertà o esclusione sociale raggiunge il 51% per le persone che vivono in famiglie con almeno uno straniero e il 56,8% in quelle composte solamente da stranieri, contro valori del 38,3% nelle famiglie miste e del 23,4% nelle famiglie di soli italiani.