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Cittadini, imprese e ICT
Per una maggiore integrazione nella produzione e comunicazione delle informazioni statistiche, l’Istat diffonde congiuntamente i dati sull’uso dell’Ict da parte di cittadini e imprese basati su stime campionarie.
Nel 2015 cresce il numero di famiglie che si connettono a Internet mediante banda larga, mentre è stabile e vicina alla saturazione la quota di imprese che la utilizzano. In entrambi i casi aumenta la connessione in banda larga mobile: la quota di famiglie passa da 27,6% del 2014 a 30,1%, quella delle imprese con almeno 10 addetti da 60,0% a 63,3% (49,8% nel 2013).
Il 60,2% delle persone di 6 anni e più (circa 34milioni 500mila persone) si è connesso alla Rete negli ultimi 12 mesi (contro il 57,5% del 2014), circa il 40% accede tutti i giorni, solo il 16,8% vi accede almeno una volta a settimana. È ancora l’età il principale fattore discriminante nell’uso di Internet: sono i giovani ad utilizzare di più il web (oltre 91% tra i 15- 24enni).
L’indicatore di digitalizzazione, basato sull’adozione di 12 attività in Rete, è basso o molto basso per circa nove imprese su 10 (otto su 10 a livello europeo). Le più piccole (10-49 addetti) presentano un minore grado di digitalizzazione rispetto alle altre.
Fra le persone che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi, sette su 10 (71,0%) hanno fruito contenuti culturali, il 56,1% ha utilizzato un social network e quasi un terzo ha pubblicato sul web contenuti di propria creazione (32,1%).
Il 70,7% delle imprese con almeno 10 addetti dispone di un sito web (69% nel 2014); una impresa su quattro ha sul sito un link al proprio profilo social mentre il 37,3% utilizza un social media (32% nel 2014), soprattutto per finalità di marketing (29,6%).
Sono in aumento le imprese che utilizzano la fatturazione elettronica in un formato adatto all’elaborazione automatica (da 5,4 del 2014 a 15,5% del 2015) e quelle che adottano software specifici per la condivisione interna di informazioni sulla clientela (da 28 a 30,2%).
Le competenze digitali all’interno delle imprese presentano alcune criticità, sia per scelte aziendali sia per fattori strutturali legati soprattutto alle ridotte dimensioni d’impresa. La maggioranza degli utenti ha dichiarato di avere competenze di base (36,6%) o basse (31,4%). Il 60,7% delle imprese con almeno 10 addetti ricorre a personale esterno per le funzioni ICT e solo il 12,5% sceglie di svolgerle per lo più con addetti interni all’impresa o al gruppo.
Aumenta rispetto al 2014 la quota di internauti che hanno effettuato acquisti online (da 45,9 a 48,7%) e quella di imprese che vendono online (da 8,2 a 10%), in quest’ultimo caso rimane il divario tra piccole e grandi. L’Italia è lontana dagli obiettivi europei 2015 che fissano al 33% la quota di PMI che hanno effettuato vendite online nell’anno precedente per almeno l’1% del fatturato totale e al 50% la quota di popolazione di 16-74 anni che ha fatto acquisti online negli ultimi 12 mesi; gli indicatori oggi sono rispettivamente a 6,5% e 26%.
Il 28,2% di utenti over15 che hanno usato Internet nei 12 mesi precedenti l’intervista ha dichiarato di aver avuto almeno un problema di sicurezza, il 54,3% non ha invece svolto alcune attività online per questo motivo. Il 42,9% delle imprese ritiene necessaria una politica di sicurezza informatica e circa il 62% ha definito o aggiornato la propria policy negli ultimi 12 mesi.
Per le imprese, dati di maggior dettaglio sono disponibili sul datawarehouse I.Stat (tema: Imprese; Sotto tema: Società dell’informazione).