Comunicato stampa
- Home
- /
- Comunicato stampa
- /
- Prevenire e combattere la...
Prevenire e Combattere la violenza contro le donne: le Reti territoriali - Anno 2025
Questo report presenta i risultati di una prima Indagine che l’Istat ha avviato nel 2024, frutto delle attività di un “Tavolo di lavoro sulle reti territoriali contro la violenza” composto da Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio (DPO), Istat, Regioni e Province autonome, e le rappresentanti delle associazioni impegnate nel contrasto alle forme di violenza contro le donne e nella protezione delle vittime.
Per la prima volta l’Indagine ha effettuato una mappatura a livello regionale degli atti formali (protocolli, accordi, intese) che istituiscono reti collaborative di contrasto alla violenza sulle donne, individuando anche i modelli di governance delle diverse realtà individuate.
Il potenziamento delle forme di assistenza e sostegno alle donne e ai loro figli e figlie costituiva un obiettivo prioritario del Piano straordinario contro la violenza sessuale 2015 -2017 e di genere e della Legge 15 ottobre 2013, n.119, in attuazione della Convenzione di Istanbul.
I primi risultati dell’Indagine rispondono all’esigenza di monitorare sia l’art. 5 (relativo al Piano) sia l’art. 5bis della Legge, laddove si prevede l’adozione di modalità di lavoro integrate tra servizi specializzati e servizi socio-sanitari e assistenziali territoriali, considerando tale integrazione un requisito fondamentale per garantire la protezione e il recupero dell’autonomia sociale ed economica delle vittime di violenza. Le indicazioni contenute sia nella Legge sia nel Piano invitano, infatti, non solo a potenziare la rete di assistenza, sostegno, protezione ed empowerment alle vittime di violenza, ma anche a realizzare azioni di sistema che, pur non essendo direttamente destinate alle vittime, sono ritenute necessarie per migliorare la capacità di risposta del sistema di protezione.
Obiettivo del report è osservare in che modo tali azioni di sistema siano state concretamente condotte a livello territoriale, assumendo due diverse prospettive: da un lato, il punto di vista delle
Regioni/Province autonome, ponendo l’accento sul lavoro svolto dagli attori sociali locali che, nel tempo, hanno progressivamente accresciuto le forme di intervento in ottica di prevenzione e protezione; dall’altro, quello dei servizi specializzati, analizzato grazie alla Rilevazione sui servizi e prestazioni offerti dai Centri antiviolenza, dove la rete è costruita dal basso e intorno ai bisogni della vittima. Quest’ultima Indagine, avviata dal 2018 e condotta annualmente in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità (DPO), riporta le informazioni ricevute da parte dei
Centri anti-violenza impegnati anch’essi nella prevenzione e nella protezione delle vittime.
Promotori della rete: soggetti locali e governance centralizzata
Sono 251 le reti territoriali contro la violenza censite in questo report. La struttura degli accordi a livello territoriale varia a seconda dell’assetto di governance che le Regioni hanno definito. Ci sono infatti Regioni/Province che hanno individuato linee guida e framework di riferimento (che hanno poi orientato la creazione di accordi più specifici a livello territoriale) e altre Regioni/Province dove gli accordi e i protocolli sono stati stipulati “dal basso” coinvolgendo di volta in volta soggetti e attori diversi.