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Struttura e dimensione delle imprese
Avvertenza
In occasione del 15° Censimento generale della popolazione 2011 l’Istat ha utilizzato un nuovo metodo per la costruzione dei sistemi locali del lavoro. Il metodo, denominato EURO e riconosciuto a livello europeo, garantisce una migliore qualità del risultato finale.
Al fine di consentire la confrontabilità temporale dei risultati, anche i sistemi locali del 2001 sono stati ricostruiti utilizzando il metodo EURO e il medesimo campo di osservazione dei flussi di pendolarismo del 2011.
Pertanto la nuova geografia dei sistemi locali del lavoro 2011 e 2001 sostituisce integralmente quanto pubblicato dall’Istat fino al 17 dicembre 2014. Quanto prodotto precedentemente a tale data sarà oggetto di un successivo, progressivo aggiornamento.
L’Istat rende disponibili i dati sulla struttura delle imprese e dell’occupazione per l’anno 2011 e sulle modifiche intervenute rispetto all’anno precedente. Le informazioni derivano dal Registro statistico delle imprese attive (Asia), nato nel 1996 ed aggiornato regolarmente attraverso un processo di integrazione di numerose fonti amministrative e statistiche che garantisce, con cadenza annuale, la rappresentazione statistica delle imprese attive e i relativi caratteri anagrafici (denominazione, indirizzi), demografici e di stratificazione (attività economica, forma giuridica, dimensione in termini di occupati e fatturato, eccetera). Oltre a costituire la base informativa per le analisi sull’evoluzione della struttura delle imprese italiane e sulla loro demografia, Asia rappresenta l’universo di riferimento delle indagini sulle imprese condotte dall’Istat.
Nel 2011 il registro Asia è stato utilizzato come base informativa per produrre i dati censuari. Con l’occasione del Censimento virtuale del 2011, di cui il registro Asia rappresenta il core, sono state introdotte importanti innovazioni nel processo di aggiornamento del registro e nella stima dei caratteri delle imprese – dal punto di vista definitorio e metodologico – utili ad aumentare la qualità ed ampliare la quantità delle informazioni diffuse, con un significativo miglioramento nella futura tempistica di diffusione dei dati.
I principali elementi innovativi introdotti, grazie anche alla disponibilità di nuove fonti amministrative, sono relativi alle descrizione delle diverse tipologie con cui le imprese utilizzano il fattore lavoro, in particolare le componenti dei collaboratori e degli interinali. Inoltre, sono rese disponibili informazioni che descrivono alcune caratteristiche demografiche degli occupati (età, sesso, luogo di nascita) e le caratteristiche del rapporto di lavoro. Per gli occupati dipendenti è disponibile la tipologia contrattuale (tempo determinato, indeterminato), il regime (tempo pieno, part-time), la posizione nella professione (operaio, impiegato, quadro, dirigente) e la tipologia di sgravi contributivi (politiche attive); per gli indipendenti è disponibile la tipologia di indipendente (indipendenti in senso stretto, familiari e coadiuvanti); per i lavoratori esterni parasubordinati il tipo di contratto (collaboratore, amministratore esterno, associato in partecipazione, eccetera), la classe di compensi percepiti e il periodo di attività dei contratti nell’anno; infine per i lavoratori esterni interinali è disponibile il periodo di attività svolto nell’impresa utilizzatrice.
Infine sono state riviste le metodologie di classificazione e stima dell’occupazione, per garantire una migliore coerenza dell’intero sistema informativo delle statistiche economiche e della Contabilità nazionale e una migliore coerenza con gli standard definiti in ambito Ue, adottando un framework concettuale comune e metodi armonizzati di stima. Nella nota metodologica diffusa unitamente a queste tavole sono descritte, in dettaglio, le principali innovazioni metodologiche introdotte.
Per informazioni
Servizio Registri delle unità economiche
Monica Consalvi
tel.06 4673.6224
moconsal@istat.it