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Conti economici delle imprese: stima anticipata delle imprese con dipendenti - Anno 2024
Le tavole pubblicate si riferiscono ad alcuni aggregati economici derivati dalla stima del Frame Anticipato per l’anno 2024 e alcuni indicatori della dinamica 2023-2024.
Il valore aggiunto complessivo, con l’esclusione della sezione K relativa alle “Attività finanziarie e assicurative”, si attesta su oltre 960 miliardi di euro con un incremento dello 0,9% rispetto al 2023; tale incremento è la sintesi dei due macrosettori che presentano un andamento tra loro divergente, infatti i Servizi crescono del 3,0% mentre per l’Industria si evidenzia un valore negativo dell’1,4%.
I settori dell’Industria che registrano il maggiore decremento sono quello delle “Costruzioni” (-2,9%) e il settore dell’”Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata” (-2,2%).
La manifattura ha un decremento del valore aggiunto pari a 1,6%, leggermente superiore a quello dell’Industria nel suo complesso. Spiccano in negativo i settori della “Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio” (-21,0%) e il settore della “Metallurgia” (-16,4%). Solo alcuni settori evidenziano una crescita del valore aggiunto nel settore manifatturiero, tra questi i settori “Altre attività di estrazione di minerali da cave e miniere” (+8,9%), “Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche” (+8,2%), “Industria alimentare” (+6,3%) e il settore “Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici” (+6,0%).
Come già osservato, il settore della “Fornitura di Energia Elettrica, Gas, Vapore e Aria Condizionata” mostra un decremento del 2,2% in linea con gli altri settori dell’energia e spinto negativamente soprattutto dal gruppo 352 (“Produzione di gas; distribuzione di combustibili gassosi mediante condotte”) per il quale si rileva una variazione negativa del valore aggiunto dell’8,4%; in crescita invece il settore della “Fornitura di acqua: reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento” (+10,6%).
Come visto, il settore delle costruzioni ha fatto registrare una variazione negativa del valore aggiunto di poco inferiore al 3%: il maggior decremento si è avuto nella “Costruzione di Edifici” (divisione 41) con -9,9% e specialmente nelle “Costruzione di edifici residenziali e non residenziali” (gruppo 412) che ha fatto registrare un decremento del 10,2%. In crescita invece il settore dell’”Ingegneria civile” (divisione 42 con +10,5%).
I settori dei servizi con un maggiore incremento del valore aggiunto sono rappresentati dal “Trasporto aereo” (divisione 51) con +57,6% per il quale ha inciso soprattutto la diminuzione dei costi per beni e servizi (-35,1%) rispetto ad una più contenuta flessione dei ricavi (-15,2%), il settore dell’”Istruzione” (divisione 85 con +13,2%) e quello dei “Servizi postali e attività di corriere” (divisione 53 con +11,4%)”.
In controtendenza il settore del “Trasporto marittimo e per vie d’acqua” (divisione 50) che ha subito un calo di oltre il 5% ma soprattutto le divisioni 59 (“Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore”) e 60 (“Attività di programmazione e trasmissione”) con rispettivamente il 13,0% e il 32,3% di valore aggiunto in meno rispetto al 2023.
In termini dimensionali si può notare che la classe 250 addetti e oltre è quella che fornisce il maggior contributo alla crescita del valore aggiunto nazionale (+3,2%) mentre le classi più piccole (da 0 a 9 e da 10 a 19 addetti) quelle che mostrano una diminuzione più importante del valore aggiunto con rispettivamente -1,8% e -0,9% rispetto all’anno precedente.
Il numero di imprese totali con dipendenti rimane praticamente costante rispetto al 2023 così come già evidenziato dal Registro anticipato delle unità giuridiche con dipendenti (ASIA Anticipato); il dato nazionale ha infatti una crescita dello 0,1%, valore fortemente influenzato dalle imprese più piccole (classe dimensionale 0-9 addetti) che sono le uniche in decrescita (-0,3%) ma che rappresentano la classe numericamente più importante; le altre classi sono tutte in crescita con l’aumento più alto registrato nella classe 250 addetti e oltre con quasi il 4,0% di imprese in più rispetto al 2023.
Per informazioni
Emiliano Sibio
Roberto Sanzo