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Istat working papers 8/2020
Di Roberto Gismondi
Versione integrale del n. 8/2020
In Italia esistono molte fonti informative che rendono disponibili, con finalità e tempistiche variegate, stime relative alla produzione di uva e di vino. Si tratta più di un mosaico che di un sistema, non sempre trasparente per quanto riguarda l’affidabilità e le fonti utilizzate per produrre le stime. La molteplicità delle fonti deriva sia dall’estrema rilevanza del comparto vinicolo nell’economia nazionale, sia dalla complessità dei fenomeni da analizzare, che nemmeno il censimento dell’agricoltura (che non misura i livelli produttivi) è in grado di fronteggiare appieno.
In questo contesto, l’obiettivo è di descrivere, analizzare, confrontare e, quando possibile, usare in modo integrato le più importanti fonti statistiche e amministrative attualmente in essere in Italia, al fine di poter disporre di un quadro informativo coerente almeno su scala regionale.
Come si vedrà, l’Istat ricopre un ruolo fondamentale, anche se non completamente esaustivo e tempestivo, rispetto alle esigenze degli utilizzatori. In particolare, il lavoro descrive, elabora e analizza i principali indicatori relativi al vino certificato e al vino biologico, e propone una stima della produzione di vino biologico, attualmente non disponibile in Italia.