Demographic scenarios, residential mobility and impactsof climate change in the Alps
Relazione intermedia incentrata sulle Alpi italiane e, in parte, austriache
La ricerca congiunta Università di Torino-Istat condotta nel 2025 in seno alle attività della Presidenza italiana della Convenzione delle Alpi – evidenzia come le Alpi diventino un laboratorio di resilienza: l’immigrazione straniera e interna contribuisce a rivitalizzare i territori, introducendo competenze e innovazione sociale, mentre le aree più fragili affrontano le sfide del cambiamento climatico. Il futuro dipenderà dalla capacità di attrarre nuovi residenti, valorizzare la sostenibilità e rafforzare i servizi locali, trasformando le difficoltà demografiche e ambientali – a a partire dall’adattamento ai cambiamenti climatici – in opportunità di rinascita territoriale.
Principali risultati
Negli ultimi dieci anni, le Alpi italiane hanno vissuto trasformazioni demografiche significative: la popolazione complessiva è leggermente diminuita, con un aumento degli over 65 e un calo della natalità, mentre i flussi migratori interni e internazionali hanno compensato lo spopolamento di molte vallate. I piccoli comuni ben collegati e le zone di fondovalle emergono come poli di attrazione, grazie a nuove forme di residenza metromontana e stili di vita più flessibili, come lo smart working.