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Comunicato stampa

Qualità dell’aria nelle città europee

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L’Istat presenta i risultati dell’analisi sulla qualità dell’aria nelle città europee, riferiti agli anni 2004-2008, desunti dal database AirBase dell’Agenzia europea per l’ambiente (EEA). I dati elementari, relativi alle centraline di fondo urbano, sono sintetizzati in un unico indicatore, definito dal numero medio di volte in cui si superano i limiti di legge delle concentrazioni.

Nel 2008, nella classifica delle prime 30 città con il livello più basso di qualità dell’aria, la città bulgara di Plovdiv si attesta al primo posto, seguita da Torino, Brescia, Milano e Sofia. All’opposto, i primi posti della graduatoria delle 30 città più virtuose sono tutti occupati da città del Nord-Europa: Tallinn in Estonia, Stoccolma, Lund e Malmoe in Svezia.

Plovdiv si colloca al primo posto anche per il numero di giorni (208) di superamento del valore limite del PM10 (piccolissime particelle solide di diametro minore di 10 micron che possono essere inalate e raggiungere le alte vie respiratorie fissato a 50 μg/m3. Torino è invece la città europea con la situazione peggiore per la presenza nell’aria di Ozono troposferico (che costituisce un componente importante dello smog fotochimico – dannoso sia per gli esseri umani  sia per la flora e per la fauna), avendo superato in 77 giorni il valore obiettivo per la protezione della salute umana di 120 μg/m3.

Oltre al testo integrale, in allegato sono disponibili due set di tavole in formato Excel: quelle commentate nel testo e quelle di approfondimento relative a 221 città europee.


Chiarimento in merito alle notizie apparse sugli organi di stampa
(pubblicato il 24 giugno 2010)

In merito alle notizie apparse sugli organi di stampa relative all’analisi sulla qualità dell’aria nelle città europee, l’Istat informa che:

1. secondo le informazioni desunte da AirBase, il comune di Bologna si colloca al 199° posto nella graduatoria generale delle 221 città europee prese in esame. Questa graduatoria è stilata in base a un indicatore che è la sintesi dei tre inquinanti PM10, Ozono e Biossido di Azoto. Tale risultato è da attribuire principalmente alla collocazione di Bologna nella classifica dell’ozono, dove si posiziona al 220° posto.

2. Va considerato che l’Agenzia Europea dell’Ambiente, per i rilevamenti dei tre inquinanti PM10, Ozono e Biossido di Azoto, ha utilizzato solo centraline di “fondo”, urbano o suburbano e non quelle di tipo “traffico”. Pertanto i dati relativi al PM10 rilevati per la città di Bologna non sono quelli della stazione di Piazza San Felice, bensì quelli registrati nella stazione di Montecuccolino.

3. Le centraline di tipo “traffico” sono utilizzate, unitamente a quelle di fondo urbano, nella rilevazione Istat sull’Ambiente nelle città capoluogo di provincia, i cui risultati per il 2009 saranno diffusi il prossimo 28 luglio.

Periodo di riferimento: Anni 2004-2008

Data di pubblicazione: 22 giugno 2010

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