Comunicato stampa

Struttura e dimensione delle unità locali delle imprese

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Avvertenza

In occasione del 15° Censimento generale della popolazione 2011 l’Istat ha utilizzato un nuovo metodo per la costruzione dei sistemi locali del lavoro. Il metodo, denominato EURO e riconosciuto a livello europeo, garantisce una migliore qualità del risultato finale.

Al fine di consentire la confrontabilità temporale dei risultati, anche i sistemi locali del 2001 sono stati ricostruiti utilizzando il metodo EURO e il medesimo campo di osservazione dei flussi di pendolarismo del 2011.

Pertanto la nuova geografia dei sistemi locali del lavoro 2011 e 2001 sostituisce integralmente quanto pubblicato dall’Istat fino al 17 dicembre 2014. Quanto prodotto precedentemente a tale data sarà oggetto di un successivo, progressivo aggiornamento.


Nel 2009 le imprese attive nei macro settori industriale e terziario sono poco meno di 4,5 milioni, da esse dipendono circa 4,8 milioni di unità locali, che occupano 17,5 milioni di addetti.

Il settore economico che conta il maggior numero di occupati è quello del Commercio, trasporti e alberghi (33,7%), mentre quello degli Altri servizi annovera il maggior numero di unità locali (39,1%).

I  settori con meno addetti e meno unità locali sono, rispettivamente, le Costruzioni (10,9%) e l’Industria in senso stretto (10,6%).

Il 50,9% delle unità locali (55,1% degli addetti, pari a 9,8 milioni) è localizzato nell’Italia settentrionale, quasi prevalentemente nel settore degli Altri servizi; il 21,3% (20,7% di addetti, pari a 3,6 milioni) è invece localizzato nel Centro e il 27,7% (23,2% di addetti, pari a circa 4,1 milioni) nel Mezzogiorno però nel settore del Commercio, trasporti e alberghi.

Il numero medio di addetti per unità locale, pari a 3,6 a livello nazionale, è di 4 nelle due ripartizioni settentrionali, 3,5 nel Centro, 3,1 nel Sud e 3 nelle Isole.

Le unità locali dell’industria in senso stretto hanno una dimensione media maggiore (8,7 addetti per unità locale) rispetto a quella degli altri settori (3,3 nel Commercio, trasporti e alberghi, 2,9 nelle Costruzioni e 2,8 negli Altri servizi).

Rispetto alla media nazionale di 442 occupati nell’industria e nei servizi ogni mille residenti, tutte le regioni del Centro-Nord, escluso il Lazio, presentano valori di questo indicatore superiori a quello medio. L’Emilia-Romagna mostra il valore più elevato (580 addetti), mentre le regioni meridionali hanno valori inferiori, con la Calabria ultima in graduatoria (237 addetti).

Nel 2009 risulta in calo rispetto all’anno precedente sia il numero delle unità locali (-1,3%), sia quello degli addetti, (-2,0%). Nel periodo 2004-2009 gli addetti sono aumentati del 6,4% a livello nazionale.

Tra i sistemi locali del lavoro (SLL) più importanti in termini di popolazione, quelli di Genova, Torino, Catania e Roma migliorano in maniera maggiore, tra il 2004 e il 2009,  la loro posizione nella graduatoria dell’occupazione, contrariamente a quelli di Latina, Caserta, Busto Arsizio e Seregno.

Per informazioni

Direzione Centrale dei dati amministrativi e dei registri statistici

Danila Filipponi
Tel. 06/4673 4648
dafilipp@istat.it

Simonetta Cozzi
Tel. 06/4673 4576
sicozzi@istat.it

Periodo di riferimento: Anno 2009

Data di pubblicazione: 21 ottobre 2011

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