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Gli indici dei prezzi alla produzione dell'industria - Aggiornamento della base di calcolo

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Con la diffusione dei dati riferiti a gennaio 2024, l’Istat avvia la pubblicazione delle serie degli indici dei prezzi alla produzione dell’industria nella nuova base di riferimento 2021. Gli indici diffusi in precedenza avevano come base di riferimento il 2015.

L’aggiornamento alla nuova base 2021 è coerente con quanto richiesto dal Regolamento europeo sulle statistiche congiunturali (UE) 2019/2152 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 novembre 2019, con successivo Regolamento di esecuzione (UE) 2020/1197 della Commissione europea del 30 luglio 2020, e si inserisce all’interno del processo di ridefinizione delle basi di riferimento che sta avvenendo in tutti i paesi dell’Unione europea e che si concluderà entro il 2024.

Gli indici dei prezzi alla produzione dell’industria sono indicatori concatenati annualmente su base mensile. A differenza degli indici in base fissa, le serie nella nuova base di riferimento 2021, calcolate per tutto il periodo retrospettivo, sono ottenute per re-scaling di quelle in base 2015. Per l’anno 2024, la nuova base di calcolo degli indici è dicembre 2023.

La nuova base di calcolo è il risultato di un lavoro compiuto principalmente sull’aggiornamento delle strutture ponderali e solo limitatamente sulle serie dei prezzi e sul campione delle imprese. Coerentemente con la scelta di operare quasi esclusivamente su uno dei tre elementi sui quali si costruisce la base di calcolo dell’indice, il paniere dei prodotti, il campione delle imprese e le serie dei prezzi, mostrano un sostanziale allineamento in termini di unità rispetto alla base di calcolo precedente.

Complessivamente, il numero di quotazioni di prezzo che contribuiscono al calcolo dell’indice totale, è pari a 21.468, relative a 1.804 voci di prodotto; il campione è costituito da 6.535 imprese.
Per il mercato interno, il paniere è composto da 1.336 voci di prodotto, per le quali sono rilevate mensilmente 12.639 quotazioni di prezzo; il campione è costituito da 4.467 imprese.

Per il mercato estero – area euro e area non euro – i panieri sono composti, rispettivamente, da 878 e 825 voci di prodotto e si rilevano 4.605 e 4.224 quotazioni di prezzo. Sono coinvolte 1.998 imprese per l’area euro e 1.835 imprese per l’area non euro.

L’aggiornamento della struttura di ponderazione per raggruppamenti principali di industrie, si traduce, per il mercato interno, in un’ampia riduzione del peso dell’Energia (-9,3 punti percentuali) e in un aumento dell’incidenza degli altri raggruppamenti: Beni intermedi (+4,0 punti percentuali), Beni di consumo (+2,7 punti percentuali) e dei Beni strumentali (+2,5 punti percentuali).

Per il mercato estero, il confronto tra i sistemi ponderali delle due basi mostra, per l’area euro, un aumento dell’incidenza dei Beni strumentali (+1,3 punti percentuali) e una riduzione di quella dei Beni di consumo (-1,2 punti percentuali). Per l’area non euro, l’aumento maggiore interessa i Beni strumentali (+3,7 punti percentuali), la diminuzione più ampia i Beni intermedi (-4,4 punti percentuali).

Per il mercato interno, si riduce di quasi 9 punti percentuali il peso del settore della Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, che si conferma comunque il settore con peso maggiore (31,1%); seguono, nell’ambito delle attività manifatturiere, i settori Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (12,2%) e Industrie alimentari, bevande e tabacco (12,1%).

Per il mercato estero area euro, il settore Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, ha il peso maggiore (17,2%); mentre per il mercato area non euro, è il settore Macchinari e attrezzature non classificati altrove (n.c.a.) ad avere il peso più elevato (21,9%).
Nel 2024, il numero degli aggregati pubblicati rimane sostanzialmente invariato. Gli indici dei prezzi alla produzione dell’industria nella nuova base di riferimento 2021=100 sono disponibili a partire da gennaio 2000 e diffusi sulla banca dati dell’Istituto IstatData.

Nota: Il 25 marzo 2024, alle ore 9.30, la Nota informativa è stata sostituita per la presenza di un refuso nelle formule a pag. 6 e 7.

Data di pubblicazione: 08 marzo 2024

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