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Conti economici trimestrali - IV trimestre 2022

Nel quarto trimestre del 2022 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente ed è cresciuto dell’1,4% nei confronti del quarto trimestre del 2021.

La stima diffusa il 31 gennaio 2023 aveva registrato una riduzione del Pil dello 0,1%, mentre in termini tendenziale la crescita era risultata dell’1,7%.

Il quarto trimestre del 2022 ha avuto tre giornate lavorative in meno del trimestre precedente e due giornate lavorative in meno rispetto al quarto trimestre del 2021.

La variazione acquisita per il 2023 è pari al +0,4%.

Rispetto al trimestre precedente, tra i principali aggregati della domanda interna, risultano in diminuzione i consumi finali nazionali nella misura dell’1,1%, mentre sono in crescita del 2% gli investimenti fissi lordi. Per quanto riguarda i flussi con l’estero, le importazioni di beni e servizi sono diminuite dell’1,7% e le esportazioni sono cresciute del 2,6%.

La domanda nazionale, al netto delle scorte, ha contribuito per -0,4 punti percentuali alla contrazione del Pil: -0,9 è stato il contributo dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (ISP), +0,4 quello degli investimenti fissi lordi e +0,1 quello della spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP). Per contro, la variazione delle scorte ha sottratto 1,1 punti percentuali alla variazione del Pil, mentre il contributo della domanda estera netta è risultato fortemente positivo, in misura pari a +1,4 punti percentuali.

Si registrano andamenti congiunturali negativi del valore aggiunto in tutti i principali comparti produttivi: -0,7% in agricoltura, -0,2% nell’industria e -0,1% nei servizi.

Nota.  Alle ore 10:00 del 5 aprile 2023 sono stati aggiornati nella banca dati I.stat e nel data browser IstatData alcuni dati per l’anno 2022 del conto annuale delle AP e dei conti economici annuali e trimestrali (si veda la Nota informativa alla pagina https://www.istat.it/it/archivio/283106). La revisione è stata effettuata a seguito delle ulteriori informazioni resesi disponibili nel corso del mese di marzo 2023; in particolare, è stata apportata una lieve rettifica, al ribasso, dei crediti fiscali al settore energetico. L’aggiornamento ha determinato, rispetto a quanto indicato nel comunicato del 1 marzo 2023, una diminuzione dell’indebitamento delle Amministrazioni Pubbliche, che lascia però invariato il livello del rapporto indebitamento/Pil pari all’8%, e ha comportato aggiustamenti di entità limitata ad alcune voci dei Conti Nazionali, senza nessun effetto sul livello del Prodotto Interno Lordo annuale e trimestrale.


Il commento

La stima completa dei conti economici trimestrali conferma, dopo sette trimestri consecutivi, la lieve contrazione dell’attività produttiva nel quarto trimestre 2022, già rilevata in via di stima preliminare a fine gennaio. Prosegue invece per l’ottavo trimestre consecutivo la ripresa in termini tendenziali, anche se a ritmi via via più contenuti. La crescita acquisita per il 2023 è positiva, pari allo 0,4%.

La lieve flessione del Pil è dovuta sia alla domanda interna, sia alle scorte, mentre la domanda estera netta fornisce un marcato contributo positivo, per la ripresa delle esportazioni a fronte del calo delle importazioni. Sul piano interno, l’apporto dei consumi privati è negativo, mentre quello dei consumi delle amministrazioni pubbliche e quello degli investimenti risulta positivo.

Le ore lavorate registrano una crescita congiunturale dello 0,7%, le unità di lavoro dello 0,6% e i redditi pro-capite dell’1,9%.

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