La stima della spesa per interessi presente nei conti trimestrali delle Amministrazioni Pubbliche si basa – per quel che riguarda la spesa dello Stato – su una contabilizzazione di competenza, conforme alle regole del SEC, per cui a ogni periodo è attribuito l’importo di interessi maturati sul debito pubblico, indipendentemente dall’effettivo esborso di cassa (che ha, in genere, un profilo temporale differente). Vi è poi una componente minore, riferita alle amministrazioni locali e agli enti di previdenza, che viene stimata separatamente.
Nel caso specifico della stima del terzo trimestre 2018 l’incremento di spesa registrato rispetto al corrispondente periodo del 2017 è attribuibile in parte nettamente preponderante a una componente molto specifica dei titoli di stato, quella dei BTP indicizzati all’inflazione, il cui peso sullo stock di debito è attualmente inferiore al 10%.
In particolare, la spesa per interessi dei BTP indicizzati presenta un incremento di 1,6 miliardi rispetto al corrispondente trimestre 2017. Tale andamento tendenziale è dovuto sostanzialmente alla salita dell’inflazione nei mesi estivi del 2018 rispetto ai corrispondenti mesi del 2017 (ad esempio l’inflazione Uem è salita al 2,1% nel luglio 2018 a fronte dell’1,3% nel luglio 2017).
In definitiva, l’impatto del rialzo dell’inflazione sugli interessi maturati per i BTP indicizzati spiega quasi integralmente l’aumento complessivo, su base tendenziale, della spesa per interessi delle Amministrazioni Pubbliche: 1,6 miliardi sul totale di 1,7.
Ufficio stampa