Ricerca

Comunicato stampa

  1. Home
  2. /
  3. Comunicato stampa
  4. /
  5. Economia non osservata

Economia non osservata

Con l’introduzione del nuovo standard Sec2010 per la compilazione dei conti nazionali, l’Istat ha rinnovato profondamente le metodologie di stima delle componenti dell’economia sommersa e ne ha introdotte alcune relative alle attività illegali.

Nel complesso, il valore aggiunto generato dall’economia sommersa vale, nel 2013, circa 190 miliardi di euro, pari all’11,9% del Pil, in aumento rispetto agli anni precedenti (11,7% nel 2012, 11,4% nel 2011). Il valore aggiunto connesso alle attività illegali vale, nel 2013, circa 16 miliardi di euro, pari all’1% del Pil.

Nel complesso, l’economia non osservata (sommersa e derivante da attività illegali) ammonta, nel 2013, a 206 miliardi di euro, pari al 12,9% del Pil.

Nel 2013 il valore aggiunto generato dall’economia non osservata deriva per il 47,9% dalla componente relativa all’attività sotto-dichiarata dagli operatori economici. La restante parte è attribuibile per il 34,7% al valore aggiunto prodotto dal lavoro irregolare, per il 9,4% alle altre componenti (fitti in nero, mance e integrazione domanda-offerta) e per l’8% alle attività illegali.

Ti è stata utile questa pagina?

    Gli aggiornamenti di Istat ogni settimana