Indicatori socio-sanitari regionali: glossario

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A

Aborto: l’interruzione della gravidanza prima che il feto sia vitale, cioè capace di vita extrauterina indipendente. Si distingue l’aborto spontaneo dall’aborto indotto o interruzione volontaria della gravidanza.

Aborto spontaneo: l’interruzione involontaria della gravidanza provocata da cause patologiche; in particolare, ogni espulsione o morte del feto o dell’embrione che si verifichi entro il 180° giorno compiuto di gestazione (25 settimane e 5 giorni compiuti).

Acque costiere (marine): le acque comprese entro una fascia di circa 100 metri dalla costa.

Activities of Daily Living (A.D.L.): lista di 17 quesiti (stabiliti dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico – OCSE) rivolti ad accertare il grado di autonomia individuale. Essi misurano le capacità di eseguire alcune attività e funzioni ritenute essenziali nella vita quotidiana e sono utilizzati per lo studio delle disabilità. Tali quesiti consentono di ricostruire tre dimensioni cruciali della disabilità:

  • la dimensione delle funzioni della vita quotidiana, che comprende le attività di cura della persona (lavarsi, vestirsi, fare il bagno o la doccia, mangiare);
  • la dimensione fisica, sostanzialmente relativa alle funzioni della mobilità e della locomozione (camminare, salire e scendere le scale, raccogliere oggetti da terra) che, nelle situazioni limite, si configura come confinamento, cioè costrizione permanente dell’individuo in un letto, in una sedia o in una abitazione;
  • la dimensione della comunicazione, che comprende le funzioni della parola, della vista e dell’udito.

L’Istat definisce disabile la persona che ha segnalato una difficoltà grave in almeno una delle tre dimensioni considerate.

Acquired Immuno Deficiency Syndrome (A.I.D.S.): la Sindrome da Immunodeficienza Acquisita, identificata nel 1979 e definita dall’insorgenza di gravi infezioni opportunistiche sostenute da agenti infettivi normalmente controllati dall’immunità cellulare. Il contagio sembra avvenire esclusivamente mediante i liquidi biologici.

Ammissione (ospedaliera): l’accettazione di un paziente in un istituto di cura. In ogni caso l’ammissione dà luogo alla apertura della cartella clinica. Nelle ammissioni sono esclusi i trasferimenti da un reparto all’altro all’interno dello stesso istituto ed i casi di assistenza domiciliare.

Anagrafe della popolazione: il sistema continuo di registrazione della popolazione residente che viene aggiornata tramite iscrizioni per nascita da genitori residenti nel Comune, cancellazioni per morte di residenti e iscrizioni/cancellazioni per trasferimento di residenza da/per altro Comune o da/per l’Estero.

Area naturale protetta: il territorio sottoposto a regime di tutela e di gestione in cui siano presenti formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche e biologiche, o gruppi di esse, che hanno rilevante valore naturalistico e ambientale. In detta area possono essere promosse la valorizzazione e la sperimentazione di attività produttive compatibili.

Attività economica: il risultato di una combinazione di differenti risorse, quali attrezzature, lavoro, tecniche di lavorazione, prodotti che dà luogo alla produzione di specifici beni e servizi.

Attività economica (classificazione dell’Ateco’91): la classificazione distingue le unità di produzione secondo l’attività da esse svolta e finalizzata all’elaborazione di statistiche di tipo macro economico, aventi per oggetto i fenomeni relativi alla partecipazione di tali unità ai processi economici. La classificazione comprende 874 categorie, raggruppate in 512 classi, 222 gruppi, 60 divisioni, 16 sottosezioni, 17 sezioni.

Azienda ospedaliera: gli ospedali di rilievo nazionale e di alta specializzazione. Sono individuati come tali, oltre ai policlinici universitari, gli ospedali che rispondono alle seguenti caratteristiche: presenza di almeno tre strutture di alta specialità; organizzazione funzionalmente accorpata ed unitaria di tipo dipartimentale di tutti i servizi che compongono una struttura di alta specialità. L’Azienda ospedaliera è dotata di personalità giuridica pubblica, di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica. Essa ha gli stessi organi previsti per la Azienda Sanitaria Locale, nonché il direttore amministrativo, il direttore sanitario e il consiglio dei sanitari. La gestione delle Aziende ospedaliere è informata al principio dell’autonomia economico-finanziaria e dei preventivi e consuntivi per centri di costo, basati sulle prestazioni effettuate.

Azienda Sanitaria Locale (ASL): l’unità territoriale preposta all’erogazione dei servizi sanitari ai cittadini. Ogni ASL copre una parte del territorio nazionale in alcuni casi coincidente con la provincia.
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C

Classificazione Internazionale delle Malattie (C.I.M.): rappresenta l’edizione italiana della International Classification of Diseases, basata sulle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità formulate in occasione della IX Conferenza di revisione tenutasi a Ginevra nel 1975. Costituisce lo strumento fondamentale per la codifica degli eventi morbosi.

Condizione lavorativa: la posizione dell’individuo rispetto al mercato del lavoro.

Condizione non professionale: vedi Popolazione in condizione non professionale.

Condizione professionale: vedi Popolazione in condizione professionale.

Convivenza: l’insieme di persone che, senza essere legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità e simili, conducono vita in comune per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena e simili. Le persone addette alla convivenza per ragioni di lavoro, se vi convivono abitualmente, sono considerate membri permanenti della convivenza purché non costituiscano famiglia a sé stante. I principali tipi di convivenza possono essere così distinti: istituti d’istruzione (collegi, convitti, seminari); istituti assistenziali (per minorati fisici e psichici, orfanotrofi, brefotrofi, colonie permanenti, ospizi, case di riposo per adulti inabili ed anziani, comunità terapeutiche e di recupero, dormitori, centri di accoglienza per immigrati e simili); istituti di cura pubblici e privati; istituti di prevenzione e di pena (istituti di custodia cautelare, istituti per l’esecuzione delle pene, istituti per l’esecuzione delle misure di sicurezza, istituti di custodia cautelare per minorenni, prigioni scuola, riformatori giudiziari, istituti di rieducazione per minori); conventi, case ed istituti ecclesiastici e religiosi; caserme ed analoghe sedi, ad uso degli appartenenti alle forze armate ed altri corpi armati e assimilati, dello Stato e degli Enti Locali; alberghi, pensioni, locande e simili; navi mercantili.

Costa non balneabile per assenza di rilevamenti: il tratto di costa nel quale i Laboratori pubblici di Prevenzione non hanno effettuato alcuna analisi, oppure riguardo al quale la Regione non ha comunicato dati al Ministero dell’Ambiente.

Costa non balneabile per inquinamento permanente: il tratto di costa nel quale le acque sono interessate da immissioni (fiumi, torrenti, fossi, canali, collettori di scarico, ecc.) qualsiasi ne sia l’andamento (continuo o discontinuo), la natura (civile, industriale, agricola, mista) o la portata. In questo caso le acque si intendono inquinate (e quindi non balneabili) per definizione senza, cioè, svolgimento di controlli.

Costa non balneabile per insufficienza di rilevamenti: il tratto di costa nel quale i Laboratori pubblici di Prevenzione hanno effettuato solo alcune analisi, ma senza raggiungere un numero soddisfacente.

Costa non balneabile per motivi indipendenti dall’inquinamento: il tratto di costa nel quale siano localizzati porti, aeroporti, zone militari, aree protette che comportino divieto di balneazione, ecc.
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D

Day hospital: il ricovero ospedaliero in regime di degenza diurna effettuato in divisioni, sezioni o servizi ospedalieri per fini diagnostici e/o curativi e/o riabilitativi. Questo tipo di ricovero risponde a tutte le seguenti caratteristiche funzionali:

  • si tratta di ricovero o ciclo di ricoveri programmato/i;
  • è limitato ad una sola parte della giornata e non ricopre quindi l’intero arco delle 24 ore dal momento del ricovero;
  • fornisce prestazioni multiprofessionali e/o plurispecialistiche, che necessitano di un tempo di esecuzione che si discosta in modo netto da quello necessario per una normale prestazione ambulatoriale.

Decesso: voce dell’uso burocratico (vedi Morte).

Degente: la persona ricoverata in un istituto di cura, vale a dire la persona che occupa un posto letto per un certo periodo di tempo al fine di sottoporsi ad opportune prestazioni medico-chirurgiche e per la quale viene compilata una cartella clinica.

Degenza: evento relativo al ricovero di una persona in un istituto di cura.

Diagnosi: il giudizio clinico, effettuato da un medico autorizzato, che consiste nel riconoscere una condizione morbosa in base all’esame clinico del malato e di ricerche di laboratorio e strumentali.

Diagnosi principale alla dimissione: la condizione morbosa principale trattata o presa in esame durante il ricovero, ovvero la condizione morbosa che nel corso del ricovero ha comportato i più importanti problemi assistenziali e quindi ha assorbito la maggiore quantità di risorse in termini diagnostici e/o di trattamento.

Diagnosis Related Groups (D.R.G.): la classificazione della casistica ospedaliera basata essenzialmente sulla diagnosi principale di dimissione e degli interventi chirurgici e terapie effettuati nel corso del ricovero. Queste classi costituiscono il sistema D.R.G. che è alla base del finanziamento degli istituti di cura, introdotto nel 1995 e basato su tariffe specifiche associate ai singoli D.R.G.

Dimissione (ospedaliera): l’atto del dimettere un paziente da un istituto di cura a conclusione di un periodo di degenza. La dimissione corrisponde all’ultimo contatto con la struttura in cui si è svolto il ciclo assistenziale. La data di dimissione viene registrata sulla cartella clinica.

Diploma post-laurea: il titolo di studio rilasciato da una scuola di specializzazione (2-5 anni) e da corsi di dottorato di ricerca (3-4 anni).

Diploma universitario: il titolo di studio conseguito al termine di un corso di diploma universitario o di una scuola diretta a fini speciali della durata di 2 o 3 anni (anche detta laurea breve).

Disabilità: secondo la classificazione formulata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1980 (International Classification of Disease, Disability and Handicap, ICDH) si compone di tre livelli, menomazione, disabilità ed handicap, che vengono così definiti:

  • per menomazione si intende “qualsiasi perturbazione mentale o fisica del funzionamento del corpo. Essa è caratterizzata da perdite o anomalia anatomica, psicologica o fisiologica (a livello di un tessuto, di un organo, di un sistema funzionale o di una singola funzione del corpo)”;
  • per disabilità si intende “la riduzione o la perdita di capacità funzionali o dell’attività conseguente alla menomazione”;
  • l’handicap è lo “svantaggio vissuto a causa della presenza di menomazione o disabilità. Esso dunque esprime le conseguenze sociali e ambientali della disabilità o della menomazione”.

Disoccupato alla ricerca di nuova occupazione: chi ha perduto una precedente occupazione alle dipendenze ed è alla ricerca attiva di una nuova occupazione, sempre che sia in grado di accettarla se gli viene offerta.

Dottorato di ricerca: vedi Istruzione universitaria.
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F

Famiglia: l’insieme delle persone coabitanti legate da vincoli di matrimonio o parentela, affinità, adozione, tutela o affettivi.

Famiglia unipersonale: la famiglia costituita da una sola persona.

Famiglie e persone povere: viene definita povera una famiglia di due componenti con una spesa per consumi inferiore o uguale al consumo medio pro capite. Per famiglie di diversa ampiezza si utilizza una scala di equivalenza (insieme di coefficienti) che permette di ottenere il loro consumo equivalente, direttamente confrontabile con quello di una famiglia di due componenti. Sono considerate povere tutte le persone facenti parte di una famiglia povera.

Famiglie senza nuclei: le famiglie in cui non sono presenti nuclei familiari.

Focolaio epidemico: il verificarsi di due o più casi della stessa malattia in un gruppo di persone appartenenti ad una stessa comunità (famiglia, scuola, caserma, Istituti di ricovero, ecc.) o comunque esposte ad una comune fonte di infezione (vedi Malattia infettiva).

Forze di lavoro: le persone occupate e le persone in cerca di occupazione.

G

Gestazione: il periodo, detto più comunemente gravidanza, in cui la donna che ha concepito porta il feto nell’utero.

Gravidanza: lo stato fisiologico della donna nel periodo che va dall’inizio del concepimento al parto o comunque all’espulsione del feto.

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I

International Classification of Diseases (I.C.D.): vedi Classificazione Internazionale delle Malattie.

Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG): l’intervento operativo da parte di uno specialista che va a rimuovere il prodotto del concepimento e dei suoi annessi, interrompendo il periodo di gravidanza. L’IVG deve avvenire sotto precisa volontà della donna ed entro i primi 90 giorni dal concepimento nel caso in cui la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbe serio pericolo per la salute fisica o psichica della donna. L’IVG può avvenire inoltre per motivi di ordine terapeutico dopo i primi 90 giorni quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna o in presenza di rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.

Istituto di cura: l’entità ospedaliera costituita dall’insieme di tutte le divisioni, sezioni e servizi, autonoma o dipendente da una struttura pubblica, ad es. da una Azienda Sanitaria Locale, o privata.

Istruzione scolastica: l’istruzione impartita negli istituti che perseguono il fine di educare ed istruire le nuove generazioni. Essa si suddivide in sei livelli:

  1. educazione prescolastica (scuola materna);
  2. istruzione primaria (scuola elementare);
  3. istruzione secondaria di primo grado (scuola media inferiore);
  4. istruzione secondaria di secondo grado (scuola secondaria superiore);
  5. istruzione post-secondaria non universitaria (istruzione terziaria);
  6. istruzione universitaria (istruzione terziaria).

Istruzione universitaria: si articola in tre livelli:

  1. corsi di diploma universitario;
  2. corsi di laurea;
  3. corsi post-laurea (corsi di perfezionamento, scuole di specializzazione, corsi di dottorato di ricerca).

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L

Laurea (diploma di): il titolo di studio che si consegue dopo aver completato un corso di laurea di durata dai 3 ai 6 anni.

Licenza (elementare e media inferiore): il titolo di studio che si ottiene con il superamento degli esami al termine del ciclo della scuola elementare (5 anni) e media inferiore (3 anni).
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M

Malattia infettiva: la malattia suscettibile di diffusione per contagio in forma diretta o indiretta. Le malattie infettive sono raggruppate in cinque classi:

  • malattie per le quali si richiede segnalazione immediata perché rivestono particolare interesse;
  • malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e/o passibili di interventi di controllo;
  • malattie per le quali sono richieste particolari documentazioni;
  • malattie per le quali alla segnalazione del singolo caso da parte del medico deve seguire la segnalazione dell’Azienda Sanitaria Locale solo quando si verificano focolai epidemici;
  • malattie infettive e diffusive notificate all’Azienda Sanitaria Locale e non comprese nelle classi precedenti.

Maturità (diploma di): il titolo di studio conseguito al termine di un corso di scuola secondaria superiore della durata di 4 o 5 anni, che consente l’iscrizione a corsi di istruzione superiore.

Mortalità infantile: comprende i morti nel primo anno di vita, ossia i nati vivi deceduti anteriormente al compimento del 1° compleanno, compresi quelli morti prima della registrazione della nascita.

Morte: la cessazione di ogni segno di vita in un qualsiasi momento successivo alla nascita vitale.
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N

Nato morto: il decesso fetale che si verifica a partire dal 180° giorno di durata della gestazione.

Nato vivo: il prodotto del concepimento che, una volta espulso o completamente estratto dal corpo materno, indipendentemente dalla durata della gestazione, respiri o manifesti altro segno di vita.

Nessun titolo di studio (persona): chi non ha conseguito nemmeno la licenza elementare (compresi coloro a cui è stato rilasciato il certificato di proscioglimento avendo frequentato la terza classe della scuola elementare); chi sa leggere e/o scrivere; chi non sa né leggere né scrivere.

Non forze di lavoro: le persone che dichiarano di essere in condizione non professionale (casalinga, studente, ritirato dal lavoro) e di non aver svolto alcuna attività lavorativa, né di aver cercato lavoro nel periodo di riferimento; oppure di averlo cercato ma non con le modalità già definite per le persone in cerca di occupazione. Le non forze di lavoro comprendono, inoltre, gli inabili e i militari di leva o in servizio civile sostitutivo e la popolazione in età fino a 15 anni.

Nucleo familiare: l’insieme di persone coabitanti che sono legate dal vincolo di coppia (coniugate o non coniugate) e/o dal vincolo genitore-figlio. Più in particolare un figlio continua ad essere considerato facente parte del nucleo familiare dei genitori (o del genitore) solo fino a che non costituisce una nuova coppia o fino a che non diventa genitore egli stesso, ossia fino a quando non forma un altro nucleo familiare. Appare evidente che quello di nucleo familiare è un concetto normalmente più restrittivo rispetto a quello di famiglia; infatti, nell’ambito di una famiglia possono esistere uno o più nuclei familiari. Può non esservene nessuno come nel caso ad esempio delle famiglie unipersonali.
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O

Occupato: la persona di 15 anni e più che dichiara:

  • di possedere un’occupazione, anche se nel periodo di riferimento non ha svolto attività lavorativa (occupato dichiarato);
  • di essere in una condizione diversa da occupato, ma di aver effettuato ore di lavoro nel periodo di riferimento (altra persona con attività lavorativa).

Ospedale: vedi Istituto di cura.
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P

Persona di riferimento: l’intestatario della scheda anagrafica (corrisponde al vecchio concetto di capo famiglia) e rispetto al quale sono definite le relazioni di parentela.

Persona in cerca di occupazione: la persona di 15 anni e più che dichiara:

  • una condizione professionale diversa da occupato;
  • di non aver effettuato ore di lavoro nel periodo di riferimento;
  • di essere alla ricerca di un lavoro;
  • di aver effettuato almeno un’azione di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono il periodo di riferimento;
  • di essere immediatamente disponibile (entro due settimane) ad accettare un lavoro, qualora gli venga offerto.

Popolazione attiva: la somma delle persone occupate, di quelle disoccupate alla ricerca di nuova occupazione e di quelle in cerca di prima occupazione.

Popolazione in condizione non professionale: costituita da:

  • le persone con meno di 15 anni;
  • le persone in cerca di prima occupazione;
  • le casalinghe: sono coloro che si dedicano prevalentemente alla cura della famiglia;
  • gli studenti: sono coloro che si dedicano prevalentemente allo studio;
  • i ritirati dal lavoro: sono coloro che hanno cessato un’attività lavorativa per raggiunti limiti di età o altra causa;
  • le altre persone di 15 anni e più non in condizione professionale che non rientrano nelle quattro voci precedenti, compresi gli invalidi al lavoro e coloro che stanno assolvendo gli obblighi di leva.

Popolazione in condizione professionale: le persone che risultano occupate o disoccupate alla ricerca di nuova occupazione.

Popolazione non attiva: la popolazione in condizione non professionale meno le persone in cerca di prima occupazione.

Popolazione presente: costituita in ciascun Comune (e analogamente per altre ripartizioni territoriali) dalle persone presenti nel Comune ad una certa data ed aventi dimora abituale, nonché dalle persone presenti nel Comune alla stessa data, ma aventi dimora abituale in altro Comune o all’estero.

Popolazione residente: costituita in ciascun Comune (e analogamente per altre ripartizioni territoriali) dalle persone aventi la propria dimora abituale nel Comune stesso. Non cessano di appartenere alla popolazione residente le persone temporaneamente dimoranti in altro Comune o all’estero per l’esercizio di occupazioni stagionali o per causa di durata limitata.

Posti letto per acuti: posti letto ospedalieri in reparti diversi da quelli appartenenti alle discipline mediche: unità spinale, recupero e riabilitazione funzionale, neuro-riabilitazione, lungodegenti e residuale manicomiale.

Posti letto per lungodegenza e riabilitazione: posti letto ospedalieri in reparti appartenenti alle discipline mediche: unità spinale, recupero e riabilitazione funzionale, neuro-riabilitazione, lungodegenti e residuale manicomiale.

Posto letto (ospedaliero): il letto nell’ambito di una struttura ospedaliera, dotata di personale medico e attrezzata per l’accoglienza e l’assistenza a tempo pieno di un insieme di degenti. Il posto letto è situato in una corsia o area dell’ospedale in cui l’assistenza medica ai degenti è garantita e continua.

Povertà: vedi Famiglie e persone povere.

Pronto soccorso: unità operativa medica funzionante come primo presidio sanitario per i casi improvvisi ed urgenti.
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Q

Qualifica professionale (diploma di): il titolo di studio conseguito al termine di un corso di scuola secondaria superiore della durata di 2 o 3 anni che non consente l’accesso a corsi di istruzione superiori.
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R

Ricovero ospedaliero: l’ammissione in un istituto di cura, vale a dire in una struttura residenziale dotata di medici professionisti e di servizi sanitari per l’assistenza medica e infermieristica, la diagnosi, la cura e la riabilitazione dei degenti.

Risonanza Magnetica Nucleare (R.M.N.): tecnica di indagine diagnostica che utilizza campi elettromagnetici a grande lunghezza d’onda.
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S

Saldo migratorio: l’eccedenza o il deficit di iscrizioni per immigrazione dall’estero rispetto alle cancellazioni per emigrazione per l’estero.

Saldo naturale: l’eccedenza o il deficit di nascite rispetto ai decessi.

Scuola elementare (licenza di): il titolo di studio di chi ha conseguito la licenza elementare o il certificato rilasciato dopo un corso di scuola popolare di tipo C e che consente l’accesso alla scuola media inferiore.

Scuola media inferiore (licenza di): il titolo di studio di chi ha conseguito la licenza di scuola secondaria di primo grado e che consente l’accesso alle scuole secondarie di secondo grado.

Scuola secondaria superiore (diploma di): comprende il diploma di maturità.

Servizio Sanitario Nazionale (SSN): l’organo costituito dal complesso delle funzioni, delle strutture, dei servizi e delle attività destinate alla promozione, al mantenimento ed al recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio.

Soglia di povertà: per una famiglia di due componenti corrisponde al consumo medio pro capite risultante dall’indagine sui consumi delle famiglie dell’Istat.

Speranza di vita alla nascita: vedi Vita media.

Speranza di vita all’età x: il numero medio di anni che restano da vivere ai sopravviventi all’età x.

Speranza di vita in buona salute all’età x: il numero medio di anni che restano da vivere ai sopravviventi all’età x in condizioni di buona salute. Si considerano in buona salute le persone che in occasione dell’indagine sulle “Condizioni di salute della popolazione e ricorso ai servizi sanitari” hanno dichiarato di sentirsi “bene” o “molto bene”.

Speranza di vita libera da disabilità all’età x: il numero medio di anni che restano da vivere ai sopravviventi all’età x in assenza di disabilità.

Spesa corrente: la spesa destinata all’attività di produzione e di redistribuzione dei redditi per fini non direttamente produttivi.

Spesa pubblica corrente: la spesa corrente sostenuta dall’insieme delle Amministrazioni pubbliche.

Stato civile: lo status della persona relativamente all’istituto giuridico del matrimonio.

Superficie forestale: la somma della superficie forestale boscata e della superficie forestale non boscata.

Superficie forestale boscata: l’estensione di terreno non inferiore a mezzo ettaro, in cui sono presenti piante forestali legnose, arboree e/o arbustive che producono legno o altri prodotti forestali, determinanti, a maturità, un’area d’insidenza (proiezione sul terreno della chioma delle piante) di almeno il 50% della superficie e suscettibile di avere un ruolo indiretto sul clima e sul regime delle acque.

Superficie forestale non boscata: l’estensione di terreno costituita dalla superficie non produttiva, ma necessaria alla produzione (strade forestali, viali parafuoco, depositi di legno), e da altre piccole superfici quali terreni rocciosi, terreni paludosi, ruscelli, vivai forestali situati in foresta e destinati al fabbisogno proprio, nonché dalle abitazioni del personale forestale con i terreni annessi e le relative dipendenze dell’azienda forestale.
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T

Titolo di studio: il titolo a cui lo Stato attribuisce valore legale conseguito alla fine di un corso regolare di studi.

Tomografia Assiale Computerizzata (T.A.C.): metodica diagnostica che utilizza impianti di raggi X emittenti un sottile pannello di radiazioni. Può essere impiegata in tutti i distretti del corpo permettendo di rilevare, in modo incruento, condizioni patologiche anche allo stato iniziale, per l’alto potere di risoluzione offerto dai computer.

V

Vita media: il numero medio di anni che sono da vivere per un neonato.
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Data di pubblicazione: 01 luglio 2009