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Stereotipi, rinunce, discriminazioni di genere

Per la maggioranza dei cittadini (57,7%) la situazione degli uomini nel nostro Paese è migliore di quella delle donne: lo pensano le donne (64,6% delle intervistate) più degli uomini (il 50,5%). Per quattro cittadini su dieci (43,7%) la donna è vittima di discriminazioni, è cioè trattata meno bene degli uomini. Anche in questo caso a pensarlo sono più le donne (49,4%), ma la maggioranza di esse pensa che le donne siano poco o per niente discriminate.

Appaiono superati alcuni stereotipi sui tradizionali ruoli di genere. Il 77,5% della popolazione non è d’accordo nel ritenere che l’uomo debba prendere le decisioni più importanti riguardanti la famiglia.

La grande maggioranza della popolazione si dice poco o per niente d’accordo con le affermazioni “gli uomini sono dirigenti migliori delle donne” e “in generale gli uomini sono leader politici migliori delle donne” (rispettivamente 80,3% e 79,9%).

Il 67,7% della popolazione ritiene che “per una donna le responsabilità familiari siano un ostacolo nell’accesso a posizione di dirigente”; per l’89,2% “gli uomini dovrebbero partecipare di più alla cura e all’educazione dei propri figli”; l’87,4% sostiene che “in una coppia in cui entrambi i partner lavorano a tempo pieno, le faccende domestiche dovrebbero essere divise in modo uguale”.

Per informazioni
Dipartimento per le statistiche sociali ed ambientali
Maria Clelia Romano
Tel. 0646734479
romano@istat.it

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