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Informazioni sulla rilevazione

Povertà estrema

La ricerca sulla condizione delle persone che vivono in povertà estrema è stata realizzata tra il 2009 e il 2011, a seguito di una convenzione tra l’Istat, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora e la Caritas italiana.

Il progetto ha fornito un quadro approfondito  sul sistema dei servizi formali ed informali, pubblici e privati, esistenti in riferimento specifico ai bisogni delle persone senza dimora, sul fenomeno delle persone senza dimora [1], sullo status, i profili socio-demografici e le principali dinamiche di utilizzo del territorio.

La ricerca è stata realizzata attraverso tre fasi operative:

  1. un censimento delle organizzazioni che erogano servizi alle persone senza dimora, condotto in modalità CATI;
  2. un’indagine approfondita sui servizi, in modalità CAPI;
  3. un’indagine campionaria sulle persone senza dimora, in modalità PAPI.

La ricerca è stata condotta su 158 comuni italiani selezionati sulla base della loro ampiezza demografica: tutti i comuni con oltre 70 mila abitanti – 81 comuni, inclusi i 12 grandi comuni – i capoluoghi di provincia con oltre 30 mila abitanti – 37 comuni – e tutti i comuni, sempre con almeno 30 mila abitanti, della prima corona dei comuni con oltre 250 mila abitanti – 40 comuni.

Al fine di conoscere l’evoluzione del fenomeno delle persone senza dimora e contribuire al miglioramento delle esigenze e della qualità dei servizi presenti e operanti sul territorio italiano, l’Istat, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora, ha avviato i lavori per un’indagine di follow-up, che, dopo aver aggiornato la lista dei servizi di mensa e accoglienza notturna, replicherà  l’indagine sulle persone senza dimora nei mesi di novembre e dicembre 2014.

Chi la conduce

La Direzione Centrale per le Indagini su Condizioni e Qualità della vita e il Servizio Condizioni Economiche delle Famiglie dell’Istat.

Chi viene intervistato

Un campione di persone senza dimora presenti nei servizi di mensa e accoglienza notturna, nei 158 comuni di indagine.

Chi risponde

Le persone senza dimora del campione estratto presso i servizi di mensa e accoglienza notturna, nei 158 comuni di indagine.

Come vengono scelte le persone senza dimora

Le persone senza dimora sono selezionate in modo sistematico dalla lista degli ospiti dei servizi di accoglienza notturna o dalla fila delle persone presenti presso le mense, in numero direttamente proporzionale all’utenza del centro. Nei casi di persona senza dimora che rifiuta o interrompe l’intervista o di persona già intervistata, viene selezionata la persona immediatamente precedente o successiva nell’elenco o nella fila degli ospiti.  Nel caso di persona incapace a rispondere, non si procede con la sostituzione, ma viene somministrata la scheda sintetica.

Numerosità campionaria

L’indagine ha l’obiettivo di intervistare circa 5.000 persone senza dimora. Nella precedente indagine la numerosità campionaria raggiunta è stata pari al 94,6% di quella teorica; sono state realizzate 4.233 interviste complete e 463 schede sintetiche, compilate per le persone che non erano in grado di rispondere all’intervista.

Lettera all’individuo

Viene predisposta una lettera informativa da mostrare alla persona senza dimora selezionata per l’intervista, che esplicita i contenuti della rilevazione garantendo l’assoluta riservatezza dei dati e la tutela della privacy.

Periodo di rilevazione

Poiché la popolazione delle persone senza dimora è soggetta a continui processi di rinnovo e cambiamento, il periodo di riferimento è stato determinato in modo tale da garantire la sostanziale stabilità della popolazione, ma anche l’uso dei servizi da parte della maggior parte delle persone senza dimora. Sarà condotta nei mesi di novembre-dicembre 2014, similmente a quanto già effettuato nella precedente indagine, condotta dal 21 novembre al 20 dicembre 2011.

Chi effettua l’intervista

La rete di rilevazione è costituita dagli operatori del settore; nella precedente indagine sono stati impiegati  773 rilevatori, coordinati da 43 referenti territoriali.

I questionari della rilevazione

Il questionario individuale prevede la rilevazione delle informazioni socio-demografiche sulla persona; durata della condizione di senza dimora; situazione familiare presente e pregressa; sistemazione abitativa precedente la condizione di senza dimora; eventi critici avvenuti nell’arco della vita; attività lavorativa, fonte di reddito e motivazioni alla base dell’eventuale interruzione di percorsi lavorativi stabili; ricorso ai servizi, frequenza di utilizzo e modalità di accesso; relazioni sociali e aiuti ricevuti; entità del supporto dei servizi sociali che offrono assistenza di base e il livello di utilizzo; condizioni di salute, disabilità, dipendenza, eventuale coinvolgimento in atti di violenza.

Nel questionario individuale è presente una parte essenziale per la stima delle persone senza dimora, rappresentata da un diario per la ricostruzione dei luoghi dove la persona intervistata ha mangiato e dormito nei sette giorni precedenti l’intervista. Per tener conto del fatto che una parte della popolazione delle persone senza dimora per diverse ragioni può non essere in grado di  rispondere a un’intervista, è stata predisposta la “Scheda sintetica per persona senza dimora che non è in grado di fare l’intervista”, da compilare in sostituzione del questionario, che contiene solo alcuni dei quesiti presenti nel questionario per intervista e che permette comunque di includerli nell’ambito della stima di popolazione

Modalità di diffusione dei dati

I risultati dell’indagine saranno diffusi sul sito dell’Istat, similmente a quanto avvenuto nella precedente occasione di indagine. I risultati sono stati diffusi attraverso due comunicati stampa:  I servizi alle persone senza dimora del 3 novembre 2011 e Le persone senza dimora del 9 ottobre 2012. È stato inoltre pubblicato il volume La ricerca nazionale sulla condizione delle persone senza dimora (Collana Metodi).

Segreto statistico e obbligo di risposta

L’Istat è tenuto per legge a svolgere questa rilevazione. Essa è prevista dal Programma statistico nazionale 2014-2016 (codice IST-02592) ed è compresa tra le rilevazioni statistiche d’interesse pubblico.

I dati trattati, tutelati dal segreto statistico e sottoposti alla normativa sulla protezione dei dati personali, potranno essere utilizzati, anche per successivi trattamenti, esclusivamente per fini statistici dai soggetti del Sistema statistico nazionale e potranno, altresì, essere comunicati per finalità di ricerca scientifica alle condizioni e secondo le modalità previste dall’art. 7 del Codice di deontologia per i trattamenti di dati personali effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale e dal regolamento comunitario n. 831/2002. I medesimi dati saranno diffusi in forma aggregata, in modo tale che non sia possibile risalire ai soggetti che li forniscono o a cui si riferiscono.

L’obbligo di risposta per questa rilevazione è sancito dall’art. 7 del d.lgs. n. 322/1989, e successive modifiche e integrazioni e dal D.P.R. 14 settembre 2011, recante l’elenco delle rilevazioni statistiche per le quali sussiste l’obbligo per i soggetti privati di fornire i dati e le notizie che siano loro richiesti. In ogni caso, la normativa vigente prevede la facoltà di rispondere o meno ad alcuni quesiti riguardanti dati sensibili.

Chi usufruisce dei dati

La raccolta dei dati sullo stato, i profili socio-economici, i percorsi di vita delle persone senza dimora può fornire informazioni importanti ai responsabili nazionali e locali per lo sviluppo delle politiche sociali e la valutazione del tipo di interventi da attuare.

Titolarità dei dati

Titolare del trattamento dei dati personali è l’Istat – Istituto nazionale di statistica, Via Cesare Balbo 16 – 00184 Roma; responsabile del trattamento è il Direttore centrale delle statistiche socio-economiche, al quale è possibile rivolgersi anche per conoscere il nominativo degli altri responsabili e per quanto riguarda l’esercizio dei diritti dell’interessato.

Per informazioni
Numero verde dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 13.30:
800230886

Servizio condizioni economiche delle famiglie
Unità operativa – Povertà e deprivazione CEF/D

tel. 06 4673.4727
masi@istat.it

[1] Una persona è considerata senza dimora quando versa in uno stato di povertà materiale e immateriale, che è connotato dal forte disagio abitativo, cioè dall’impossibilità e/o incapacità di provvedere autonomamente al reperimento e al mantenimento di un’abitazione in senso proprio. Facendo riferimento alla tipologia ETHOS (European Typology on Homelessness and Housing Exclusion), così come elaborata dall’Osservatorio europeo sull’homelessness, nella definizione rientrano tutte le persone che: vivono in spazi pubblici (per strada, baracche, macchine abbandonate, roulotte, capannoni); vivono in un dormitorio notturno e/o sono costretti a trascorrere molte ore della giornata in uno spazio pubblico (aperto); vivono in ostelli per persone senza casa/sistemazioni alloggiative temporanee; vivono in alloggi per interventi di supporto sociale specifici (per persone senza dimora singole, coppie e gruppi).

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