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Precisazioni sulla disoccupazione giovanile

A seguito di quanto pubblicato da alcune testate online in merito ai dati mensili su occupati e disoccupati diffusi questa mattina, l’Istat torna a precisare che non è corretto affermare “più di un giovane su tre è disoccupato”.

Infatti, in base agli standard internazionali, il tasso di disoccupazione è definito come il rapporto tra i disoccupati e le forze di lavoro (ovvero gli “attivi”, i quali comprendono gli occupati e i disoccupati). Se, dunque, un giovane è studente e non cerca attivamente un lavoro non è considerato tra le forze di lavoro, ma tra gli “inattivi”.

Per quanto riguarda il dato sulla disoccupazione giovanile diffuso oggi e relativo al mese di novembre 2012, va ricordato che i “disoccupati” di età compresa tra i 15 e i 24 anni sono 641 mila, cioè il 37,1% delle forze di lavoro di quell’età e il 10,6% della popolazione complessiva della stessa età, nella quale rientrano studenti e altre persone considerate inattive secondo gli standard internazionali. Quindi sarebbe corretto riportare che “più di 1 giovane su 10 è disoccupato” oppure che “più di uno su tre dei giovani attivi è disoccupato”.

Ufficio stampa

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