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Occupati e disoccupati (trimestrali)
Nel quarto trimestre 2011 il numero degli occupati cresce in termini tendenziali dello 0,1% (+18.000 unità). La contenuta variazione positiva sintetizza, da un lato, il nuovo incremento degli stranieri e l’aumento dell’occupazione degli italiani con almeno 55 anni e, dall’altro, la persistente discesa del numero dei giovani occupati.
Al calo dell’occupazione italiana rispetto a un anno prima (-98.000 unità) si associa il significativo sviluppo di quella straniera (+116.000 unità). Tuttavia, mentre il tasso di occupazione degli italiani rimane stabile su base annua al 56,5%, quello degli stranieri è in ulteriore significativa riduzione: dal 62,1 del quarto trimestre 2010 al 60,8%.
L’aumento dell’occupazione italiana più adulta (+164.000 unità, nella classe con almeno 55 anni), soprattutto di quella a tempo indeterminato, si contrappone al persistente calo su base annua di quella più giovane (-253.000 unità, nella classe fino a 34 anni).
Gli occupati a tempo pieno tornano a ridursi (-0,8%, pari a -148.000 unità). La flessione tendenziale riguarda l’occupazione dipendente a carattere permanente e, soprattutto, quella autonoma full-time, e coinvolge in misura più accentuata le costruzioni, il commercio e l’agricoltura. Gli occupati a tempo parziale continuano a crescere (+4,7%, pari a 166.000 unità), ma si tratta, ancora una volta, di part-time involontario.
L’industria in senso stretto prosegue il recupero avviatosi nel primo trimestre 2011, registrando un incremento tendenziale del 2% (+92.000 unità), concentrato nelle imprese di medie e grandi dimensioni. Per il quinto trimestre consecutivo si conferma il calo tendenziale degli occupati nelle costruzioni (-8%, pari a -154.000 unità). Il terziario registra una variazione positiva (+0,8%, pari a 125.000 unità), diffusa nelle posizioni lavorative dipendenti e autonome.
Il numero dei disoccupati registra un forte aumento su base tendenziale (+11,4%, pari a 249.000 unità), portandosi a 2.429.000 unità. La crescita, che riguarda sia gli uomini sia le donne, interessa l’insieme del territorio nazionale. Sale nuovamente l’incidenza della disoccupazione di lunga durata, dal 48,4% del quarto trimestre 2010 al 50,6%.
Il tasso di disoccupazione è pari al 9,6%, nove decimi di punto in più rispetto a un anno prima; l’indicatore passa dal 7,8% del quarto trimestre 2010 all’8,7% per gli uomini e dal 10% all’attuale 10,8% per le donne.
Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni sale dal 29,8% del quarto trimestre 2010 al 32,6%, con un picco del 49,2% per le giovani donne del Mezzogiorno.