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Euro-zone economic outlook
Dopo il forte rallentamento in T2, ci si attende che la crescita del PIL nell’area dell’euro rimanga moderata nell’orizzonte di previsione. La perdita di slancio dell’economia è determinata da un rallentamento della domanda mondiale più forte di quanto atteso e da impulsi negativi che si autoalimentano tra i quali: l’acuirsi della crisi del debito sovrano, le turbolenze sui mercati finanziari e il conseguente peggioramento del clima di fiducia di famiglie e imprese.
Il deteriorarsi delle aspettative rappresenta un ostacolo alla ripresa della domanda interna e internazionale. Si prevede che gli investimenti crescano moderatamente nei prossimi trimestri come risultato della debolezza dei fondamentali economici e delle difficoltà del mercato finanziario. La crescita dei consumi privati dovrebbe rimanere modesta nell’orizzonte di previsione, in un contesto di aumento del risparmio precauzionale e di crescita moderata dei redditi reali. Assumendo che nell’orizzonte di previsione il prezzo del Brent si stabilizzi a 110 dollari al barile e che il tasso di cambio dollaro/euro fluttui attorno a 1,37, il tasso di inflazione dovrebbe decelerare.