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Retribuzioni contrattuali
A partire dai dati di gennaio 2013, gli indici delle retribuzioni contrattuali sono diffusi nella nuova base di riferimento dicembre 2010=100; di conseguenza, i dati riferiti agli anni 2010-2012 sono stati rivisti. I dettagli del ribasamento degli indici sono illustrati in una specifica nota informativa.
Alla fine di febbraio 2013 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica corrispondono al 58,4% degli occupati dipendenti e al 54,6% del monte retributivo osservato.
Nel mese di febbraio l’indice delle retribuzioni contrattuali resta invariato rispetto a gennaio e presenta una crescita dell’1,4% rispetto a febbraio 2012. In gennaio si è avuto un aumento dello 0,5% rispetto a dicembre 2012 e dell’1,5% rispetto a gennaio 2012. Complessivamente, nel primo bimestre del 2013 la retribuzione è cresciuta dell’1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2012.
I settori che a febbraio presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: alimentari bevande e tabacco (3,6%); tessili, abbigliamento e lavorazioni pelli (2,8%); pubblici esercizi e alberghi (2,7%). Si registrano, invece, variazioni nulle per energia e petroli, telecomunicazioni e per tutti i comparti della pubblica amministrazione.
Tra i contratti monitorati dall’indagine, a gennaio è stato recepito quello della metalmeccanica, e ne sono scaduti quindici. A febbraio nessun accordo è scaduto o è stato recepito.