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Commercio estero
A ottobre si rileva, rispetto al mese precedente, un contenuto aumento per le importazioni (+0,8%), mentre le esportazioni risultano stazionarie.
Tale stazionarietà è la sintesi di una contenuta crescita congiunturale delle esportazioni sui mercati extra Ue (+0,7%) e di una lieve flessione di quelle sui mercati Ue (-0,6%). In aumento sono soprattutto le vendite di beni strumentali (+2,1%), mentre i beni di consumo durevoli mostrano una notevole flessione (-5,4%).
L’aumento congiunturale delle importazioni è relativamente più accentuato per i paesi extra Ue (+1,1%) rispetto a quelli Ue (+0,4%). In particolare, sono in forte crescita gli acquisti di beni strumentali (+5,3) e in rilevante flessione le importazioni di beni di consumo durevoli (-4,0%).
A ottobre si registra un ampio incremento tendenziale per le esportazioni (+12,0%), mentre l’incremento dell’import è molto contenuto (+0,8%). A fronte di una crescita pressoché simile dei valori medi unitari, i volumi esportati sono in forte espansione (+8,6%), quelli importati in contrazione (-3,2%).
A ottobre l’avanzo commerciale è pari 2,5 miliardi, determinato da un surplus di 1,5 miliardi con i paesi extra Ue e di un miliardo con i paesi Ue. Nei primi dieci mesi dell’anno il saldo complessivo, sostenuto dall’ampio avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (+60,2 miliardi), risulta positivo e pari a 6,5 miliardi.
Rispetto a ottobre 2011, l’aumento delle vendite risulta diffuso ed è più accentuato per paesi OPEC (+39,3%), Giappone (+31,5%) e paesi ASEAN (+30,3%). Rilevante è l’espansione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati (+36,8%), di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+15,8%) e di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+14,9%).
È sostenuta la crescita degli acquisti dai paesi OPEC (+19,4%) e dalla Turchia (+18,9%), mentre sono in forte flessione le importazioni dai paesi Mercosur (-21,5%) e dal Giappone (-17,0%).
L’aumento delle vendite di prodotti petroliferi raffinati verso i paesi OPEC e la Francia e di macchinari e apparecchi verso i paesi OPEC contribuiscono per oltre un punto percentuale all’aumento tendenziale dell’export.