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Comunicato stampa

Prezzi al consumo

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A partire dai dati di gennaio 2016, la base di riferimento dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) e dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA) è il 2015 (la precedente era il 2010 per NIC e FOI, 2005 per IPCA).

A gennaio 2016, l’indice NIC, al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% rispetto a dicembre e aumenta dello 0,3% nei confronti di gennaio 2015 (era +0,1% a dicembre), confermando la stima preliminare.

Il lieve rialzo dell’inflazione è principalmente imputabile al ridimensionamento della flessione dei Beni energetici non regolamentati (-5,9%, da -8,7% di dicembre) e all’inversione della tendenza dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+0,5%, da -1,7% di dicembre); questa dinamica è attenuata dal rallentamento della crescita degli Alimentari non lavorati (+0,6%; era +2,3% il mese precedente).

Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l’“inflazione di fondo” sale a +0,8% (da +0,6% di dicembre) e quella al netto dei soli beni energetici passa a +0,8% (da +0,7% di dicembre).

Il ribasso mensile dell’indice generale è essenzialmente dovuto alla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici (-2,4%).

L’inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,4%.

A seguito dell’accelerazione della crescita su base annua dei prezzi dei servizi (+0,7% da +0,3% di dicembre) e della flessione dello 0,1% dei prezzi dei beni (la stessa registratra a dicembre) il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di quattro decimi di punto percentuale.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,2% rispetto a dicembre e aumentano dello 0,3% su base annua (da +0,9% del mese precedente).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,3% in termini congiunturali e registrano un aumento su base annua dello 0,1% (la variazione tendenziale era nulla a dicembre).

L’indice IPCA diminuisce del 2,2% su base mensile e aumenta dello 0,4% su base annua (da +0,1% di dicembre), confermando la stima preliminare. La flessione congiunturale è in larga parte da ascrivere ai saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto.

L’indice FOI, al netto dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% rispetto a dicembre e aumenta dello 0,3% nei confronti di gennaio 2015

Nota. Alle ore 13.25 del 22 febbraio 2016 il file Serie storiche in download è stato sostituito per essere integrato con le seguenti informazioni:

  • indicazione della nuova base di riferimento (2015=100);
  • coefficienti di raccordo per NIC e FOI;
  • IPCA in base 2015=100.

Nota. Alle ore 8.00 del 24 febbraio 2016, il testo integrale è stato sostituito poiché, rispetto alla precedente versione, sono stati modificati il Prospetto 6 insieme con il Prospetto 3 e la Figura 1 della Nota metodologica, aggiornando il relativo commento. È stato anche sostituito il file delle serie storiche poiché nella precedente versione era presente un refuso sulle variazioni congiunturali dell’indice NIC.

Periodo di riferimento: Gennaio 2016

Data di pubblicazione: 22 febbraio 2016

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