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Gli indici dei prezzi all'importazione - Base di calcolo dicembre 2024
A partire da marzo 2025, con la diffusione dei dati riferiti a gennaio, gli indici dei prezzi all’importazione sono calcolati nella nuova base dicembre 2024. La base di riferimento, in linea con gli altri indicatori congiunturali, resta l’anno 2021.
La nuova base di calcolo è il risultato di un lavoro compiuto principalmente sull’aggiornamento delle strutture ponderali e solo limitatamente sulle serie dei prezzi e sul campione delle imprese.
Complessivamente, il numero di quotazioni di prezzo che contribuiscono al calcolo dell’indice totale secondo la nuova base di calcolo, è pari a 11.027 (-2,8% rispetto al 2023), relative a 1.279 voci di prodotto (-0,5%); il campione è ora costituito da 4.086 imprese (-2,6%).
Per l’area euro, il paniere è composto da 996 voci di prodotto, riguardo alle quali sono rilevate mensilmente 5.836 quotazioni di prezzo. Sono coinvolte 2.393 imprese.
Per l’area non euro, il paniere è composto da 843 voci di prodotto, per le quali si rilevano mensilmente 5.191 quotazioni di prezzo; il campione è costituito da 2.316 imprese.
L’aggiornamento al 2024 della struttura di ponderazione per raggruppamenti principali di industrie, si traduce, per l’area euro, in un aumento del peso dei Beni di consumo non durevoli (+1,2 punti percentuali) e dell’Energia (+1,0 punti percentuali), cui si contrappone una riduzione di pari entità (-1,1 punti percentuali) del peso dei Beni Strumentali e dei Beni intermedi. Anche per l’area non euro, aumenta il peso dei Beni di consumo non durevoli e dell’Energia (rispettivamente +0,4 e +0,7 punti percentuali) mentre si riduce quello dei Beni di consumo durevoli (-0,8 punti percentuali) e dei Beni strumentali (-0,4 punti percentuali).
Per l’area euro, Prodotti chimici (13,8%), Industrie alimentari, bevande e tabacco (13,3%), Mezzi di trasporto (11,6%) e Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+10,7%) si confermano i settori con i pesi più elevati.
Per l’area non euro, il settore dell’Attività estrattiva resta il settore di importazione più importante (20,1%; era 21,3% nella base di calcolo precedente). Seguono, nell’ambito delle attività manifatturiere, i settori Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (15,1%) e Industrie tessili, abbigliamento e accessori (9,7%).
Nel 2025, per quanto riguarda la diffusione degli indici dei prezzi all’importazione, il numero degli aggregati pubblicati rimane sostanzialmente invariato. Gli indici sono diffusi sulla banca dati dell’Istituto IstatData.