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Gli indici dei prezzi alla produzione dell'industria e delle costruzioni - Base di calcolo dicembre 2024

A partire da marzo 2025, con la diffusione dei dati riferiti a gennaio, gli indici dei prezzi alla produzione dell’industria sono calcolati nella nuova base di calcolo dicembre 2024. La base di riferimento, in linea con gli altri indicatori congiunturali, resta l’anno 2021.

L’aggiornamento della base di calcolo ha riguardato il paniere dei prodotti, le serie dei prezzi e le liste delle imprese. La base informativa degli indici è stata ampliata grazie a un’indagine diretta, condotta a fine 2024, su un campione di circa 1.100 imprese.

Con riguardo al mercato interno, la base di calcolo dicembre 2024 – rispetto alla precedente dicembre 2023 – si caratterizza per un maggiore numero di unità campionarie, al netto di quelle in uscita dalla base di calcolo precedente. Aumentano i prodotti del paniere (+7,0%), le quotazioni di prezzo (+4,7%) e le unità rispondenti (+5,8%).

Anche per il mercato estero area euro, la base di calcolo dicembre 2024 presenta un incremento delle unità campionarie. I prodotti aumentano del 7,3%, le quotazioni di prezzo del 6,3% e le imprese rispondenti del 6,2%.

Per il mercato estero area non euro, l’incremento delle unità campionarie è più marcato. I prodotti aumentano del 14,4%, le quotazioni di prezzo del 15,3% e le imprese rispondenti del 17,1%.

Per il mercato interno, il nuovo paniere è composto da 1.429 voci di prodotto, per le quali sono rilevate mensilmente 13.236 quotazioni di prezzo; il campione è costituito da 4.724 imprese.

Per il mercato estero – area euro e area non euro – i panieri sono composti, rispettivamente, da 942 e 944 voci di prodotto e si rilevano 4.895 e 4.870 quotazioni di prezzo. Sono coinvolte 2.122 imprese per l’area euro, 2.149 imprese per l’area non euro.

L’aggiornamento della struttura di ponderazione per raggruppamenti principali di industrie, si traduce, per il mercato interno, in una riduzione del peso di Beni intermedi e Beni di consumo durevoli (rispettivamente -0,9 e -0,5 punti percentuali) e in un aumento dell’incidenza di Beni di consumo non durevoli (+0,7 punti), Beni strumentali (+0,6 punti) ed Energia (+0,2 punti).

Il confronto tra i sistemi ponderali delle due basi per il mercato estero area euro mostra una riduzione dell’incidenza di Beni Intermedi (-1,5 punti percentuali) e un aumento del peso di Beni di consumo non durevoli ed Energia (rispettivamente +0,6 e +0,7 punti percentuali). Anche per l’area non euro, si riduce il peso di Beni intermedi (-1,1 punti percentuali) e aumenta quello di Beni di consumo non durevoli (+0,9 punti percentuali).

Per il mercato interno, il settore della Fornitura di energia elettrica e gas si conferma il settore con peso maggiore (30,8%; era 31,1% nella base di calcolo precedente); seguono, nell’ambito delle attività manifatturiere, i settori Industrie alimentari, bevande e tabacco e Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (per entrambi 12,1%).

Per il mercato estero area euro, malgrado la riduzione più ampia (-1,8 punti percentuali), Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti resta il settore con il peso maggiore (15,4%); per il mercato area non euro, si conferma con il peso più elevato il settore Macchinari ed apparecchiature non classificati altrove (n.c.a.) (21,2%).

La nuova base di calcolo degli indici dei prezzi alla produzione delle costruzioni è il risultato di un lavoro compiuto sull’aggiornamento delle strutture ponderali. Il paniere dei prodotti è coerente con quello della precedente base.

Con riguardo al gruppo Edifici residenziali e non residenziali, nella nuova struttura ponderale aumenta il peso dei costi diretti (+6,4 punti percentuali) e del mark-up (+1,7 punti percentuali) mentre diminuisce l’incidenza delle spese generali (-8,1 punti). All’interno del gruppo si riduce il peso degli Edifici residenziali che si attesta al 50,9% (dal 52,6% della base precedente); quello degli Edifici non Residenziali è pari a 49,1%.

Anche per il gruppo Strade e ferrovie, aumenta l’incidenza dei costi diretti e del mark-up (rispettivamente +5,6 e +3,2 punti percentuali) e si riduce il peso delle spese generali (-8,8 punti).  

Nel 2025, per quanto riguarda la diffusione degli indici dei prezzi alla produzione dell’industria, aumenta il numero degli aggregati pubblicati per il mercato estero. Per quelli delle costruzioni, il numero degli aggregati diffusi non varia.

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