News Dati alla mano

Italiani che rimpatriano, Italiani che espatriano

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Dopo l’anno pesante caratterizzato dalla pandemia e dalle conseguenti limitazioni, abbiamo ricominciato a muoverci: 75mila Italiani sono rimpatriati nel 2021, un numero più alto del 10% rispetto al periodo pre-pandemia. Sono rientrati soprattutto dal Regno Unito (anche per l’effetto della Brexit) e dalla Germania. Ma in numero minore anche dalla Svizzera, dalla Francia, dagli USA, dalla Spagna, dall’Argentina e dal Brasile. In più della metà dei casi si tratta di uomini (56%).

Per contro, 94mila hanno invece lasciato l’Italia per trasferirsi all’estero. Tre su quattro sono Italiani nati in Italia, uno su quattro è un Italiano nato all’estero. Oltre la metà parte dalle regioni del Nord (Nord-ovest 30,6% e Nord-est 22,5%) e l’età media è 33 anni per gli uomini e 30 per le donne. Anche nel caso degli espatri prevale la componente maschile, ma questo non vale per i giovani: fino ai 25 anni non si rilevano differenze di genere. I Paesi più gettonati sono essenzialmente quelli europei, ma quote minori di chi lascia il Paese – rispettivamente 4% e 2% – hanno come meta USA e Australia.

Guardando un po’ più lontano nel tempo, i giovani fra i 25 e i 34 anni espatriati fra 2012 e 2021 sono circa  337mila, di cui oltre 120mila laureati. I coetanei rimpatriati nello stesso periodo sono 94mila, di cui 41 mila laureati. Il saldo è comunque negativo e si può affermare che l’Italia abbia perso 79mila giovani laureati in dieci anni. Ma la dinamica è piuttosto diversa fra Nord, Centro e Mezzogiorno. Nel decennio il Nord ha azzerato le perdite e, anzi, ha un saldo positivo di giovani laureati poiché ha accolto quelli che si sono spostati dalle regioni del Mezzogiorno; allo stesso modo il Centro ha pressoché azzerato le perdite, mentre il Mezzogiorno, fra chi è andato all’estero e chi si è mosso verso le regioni del Centro-Nord  ha subito una perdita netta di circa 157 mila giovani laureati .

Per saperne di più:

leggi il Report completo sulle migrazioni interne e internazionali nel 2021

Data di pubblicazione: 21 febbraio 2023