Comunicato stampa

Gli indici dei prezzi all’importazione - nuova base 2021

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Il passaggio da indici a base fissa a indici a base concatenata: la base di calcolo dicembre 2021

A partire da marzo 2022, con la diffusione dei dati relativi a gennaio, per gli indici dei prezzi all’importazione si passa dal metodo della base fissa (relativa al 2015) a quello del concatenamento annuale su base mensile.

La base di calcolo è il mese di dicembre 2021, la base di riferimento resta l’anno 2015. Pertanto non c’è alcuna interruzione in serie storica tra i dati mensili pubblicati fino a dicembre 2021 in base fissa e quelli che, da gennaio 2022, sono pubblicati nella base di riferimento 2015 a partire dagli indici calcolati in base dicembre 2021.

Dal punto di vista metodologico, l’adozione del metodo del concatenamento annuale rappresenta un’innovazione rilevante nel calcolo degli indici, già adottata nell’ambito dei prezzi alla produzione e in linea con le raccomandazioni espresse da Eurostat.

Dal punto di vista della qualità dell’informazione statistica, la scelta di produrre indici concatenati garantisce un più elevato grado di rappresentatività delle stime, una maggiore efficienza della selezione dei campioni di imprese e prodotti, la possibilità di aumentare il turnover delle imprese rispondenti.

Con riguardo alla rappresentatività, l’aggiornamento annuale delle strutture di ponderazione e delle quotazioni elementari di prezzo determina la costruzione di indici di prezzo più aderenti alla dinamica del fenomeno oggetto di misurazione, rispetto a quelli calcolati utilizzando una base e una struttura mantenuta fissa per cinque anni.

La maggiore efficienza delle strutture dei campioni dei prodotti, delle liste delle imprese, e quindi del paniere delle quotazioni elementari di prezzo, è connessa sia al minore utilizzo di aggiustamenti di qualità (effettuati nel caso di cambiamenti delle caratteristiche del prodotto di riferimento), sia al più limitato trattamento di mancate risposte dovute alla cessazione di unità rispondenti.

L’aggiornamento annuale consente di seguire in modo più efficiente la demografia di impresa e si traduce nella possibilità di utilizzare un piano di rotazione delle imprese che mira a contenere il disturbo statistico senza danneggiare le esigenze informative della rilevazione.

Con la base di calcolo dicembre 2021, la base informativa degli indici è stata notevolmente ampliata grazie a un’indagine diretta, condotta a fine 2021, su un campione di circa 3.800 imprese.

Con riguardo all’area euro, la base di calcolo dicembre 2021 – rispetto alla base 2015 – si caratterizza per un maggiore numero di unità campionarie, al netto di quelle in uscita. Aumentano i prodotti del paniere (+13,3%), ma soprattutto le quotazioni di prezzo (+67,0%) e le unità rispondenti (+48,9%).

Anche per l’area non euro, la base di calcolo dicembre 2021, presenta un incremento delle unità campionarie: più contenuto per i prodotti (+12,4%), molto ampio per le quotazioni di prezzo (+99,8%) e le imprese rispondenti (+76,3%).

Per l’area euro, il nuovo paniere è composto da 963 voci di prodotto, riguardo alle quali sono rilevate mensilmente 5.465 quotazioni di prezzo; il campione è costituito da 2.196 imprese.

Per l’area non euro, il nuovo paniere è composto da 800 voci di prodotto, per le quali si rilevano mensilmente 4.699 quotazioni di prezzo. Sono coinvolte 2.087 imprese.

Il confronto tra i sistemi ponderali tra la base 2015 e la base di calcolo dicembre 2021 mostra, per l’area euro, un aumento del peso dei Beni strumentali (+2,5 punti percentuali) e un calo di quello dei Beni intermedi e dei Beni di consumo non durevoli (rispettivamente -1,7 e -1,0 punti percentuali). Per l’area non euro, l’aumento maggiore riguarda i Beni intermedi (+4,3 punti percentuali), la diminuzione più ampia i Beni di consumo non durevoli (-4,7 punti percentuali).

Per l’area euro, sono i settori della fabbricazione di mezzi di trasporto e fabbricazione di prodotti chimici ad avere pesi più elevati (rispettivamente 19,0% e 13,6%).

Per l’area non euro, il settore estrattivo continua a presentare il peso maggiore (21,4%), seguito – nell’ambito delle attività manifatturiere – dal settore della metallurgia e
fabbricazione di prodotti in metallo (15,3%).

A partire dall’edizione 2022, la rilevazione dei prezzi all’importazione si avvale della nuova piattaforma informatica integrata (nuovo questionario, nuovo software gestionale, nuovi data base), denominata SINTESI, progettata e sviluppata internamente all’Istituto nell’ambito del progetto di modernizzazione e standardizzazione dei metodi e strumenti per la gestione e conduzione dei processi di produzione delle indagini congiunturali sulle imprese.

Data di pubblicazione: 20 aprile 2022

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