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Dall’andamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile alla mobilità

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Leggendo il Rapporto sugli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) del 9 agosto  l’impatto della pandemia emerge con chiarezza, dalle 92 misure statistiche riferite al 2020 e confrontate con l’anno precedente. Infatti, se guardiamo al 2019 rispetto ai dieci anni precedenti osserviamo  il 60,5% delle misure in miglioramento, il 19,1% invariate e il 20,5% in peggioramento,  invece, guardando il 2020 rispetto all’anno precedente le misure statistiche che migliorano sono solo il 42,5% mentre quelle che peggiorano raggiungono il 37%. Emerge inoltre la distanza fra Nord e Sud, con il Nord Est in vantaggio e Sicilia, Campania e Calabria fanalini di coda.

Nel complesso, nel 2020 è aumentata l’incidenza della povertà assoluta; è cresciuta la quota di persone che ha rinunciato a una visita medica pur avendone bisogno (9,6% a fronte del 6,3% del 2019) e almeno la metà ha motivato la rinuncia adducendo il Covid; è aumentata anche la quota di donne che si sono rivolte al 1522, il numero verde anti-violenza; il Pil italiano è diminuito (-8,9%) più della media europea, mentre la diminuzione del reddito disponibile delle famiglie (-2,8%) è stata contenuta dalle misure di emergenza adottate; nell’anno scolastico 2020/21 sono peggiorate le competenze in Italiano e Matematica degli studenti che hanno concluso la scuola secondaria, sia di primo sia di secondo grado.

Passando, invece, agli indicatori che riguardano l’ICT, il confronto del 2020 con l’anno precedente mostra come la pandemia abbia accelerato il processo di transizione digitale. Le famiglie con connessione a banda larga  sono il 77,8% rispetto al 74,7% del 2019;  l’uso di internet coinvolge l’82,6% delle persone di 6 anni e più, rispetto all’81,4% del 2019; la quota di popolazione che effettua acquisiti online aumenta dal 36,3% al 39,5%; gli occupati che lavorano da casa sono il 13,7% rispetto al 4,8% dell’anno precedente. Anche sul fronte delle imprese l’ICT porta il segno “più”: quelle che fanno vendite online nei confronti dei clienti finali passano da 9,4% a 11,5% e passano da 7,4% a 7,8% quelle che vendono online a altre imprese e istituzioni pubbliche.

Un’altra nota importante è il significativo incremento della copertura vaccinale antinfluenzale della popolazione anziana (di 65 anni e più) che passa, nella stagione invernale 2020/2021, dal 54,6% di anziani vaccinati al 66,5%.

L’effetto della pandemia si fa sentire anche sulle prospettive di mobilità del prossimo autunno. Confrontando le stime sulla mobilità pre-pandemia e i dati relativi all’indagine mensile sulla fiducia dei consumatori, che a luglio si è arricchita di una sezione ad hoc sulla mobilità, è emerso che prima della pandemia oltre l’80 per cento degli intervistati si muoveva per studio o lavoro cinque volte alla settimana, mentre meno del 70% degli intervisti di luglio prevede di fare altrettanto. Inoltre, sale da 3,4 a 10,3 la quota di chi, in autunno, prevede di non muoversi affatto.

Inoltre, l’uso dell’auto privata si preannuncia in aumento, arrivando a sfiorare la metà degli spostamenti, a fronte del 44,1 per cento del periodo pre-pandemico. Non sembra decollare la cosiddetta “mobilità dolce”, ovvero quella effettuata a piedi, in bici o col monopattino.

Per saperne di più:

sul rapporto SDGs 2021

vedi l’infografica di sintesi

consulta la nota per la stampa  che riporta con chiarezza gli andamenti, obiettivo per obiettivo.

Leggi il Rapporto integrale

Consulta il sistema di grafici interattivi  (ricorda che devi selezionare l’obiettivo ONU, l’indicatore e la misura statistica che desideri visualizzare)

 

sulla prospettive di mobilità degli italiani in autunno

consulta la nota

su fonti e prospettive dei dati sulla mobilità guarda la registrazione del talk Istat del25 giugno a Forum PA

https://forumpa2021.eventifpa.it/it/event-details/?id=9859&tid=1885

Data di pubblicazione: 08 settembre 2021