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Olimpiadi italiane di statistica

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Il podio è sempre podio, anche quando si sale sul secondo gradino.  La redazione di Dati alla mano ha voluto dar voce ai “secondi”, alle squadre, cioè, che si sono classificate al secondo posto delle rispettive categorie. Anche in questo caso l’ha fatto attraverso un’intervista ai due docenti-tutor: il prof Matteo Giorgini, che ha guidato la squadra dell’Istituto Primo Levi di Vignola (Modena) per la categoria Classi I-II e il prof Fabio Tassoni, “coach” dei ragazzi del Liceo scientifico Talete di Roma per la categoria Classi III-IV.

In entrambi i casi si tratta di scuole veterane della competizione.

Com’è andata la seconda fase a squadre delle Olimpiadi? 

M.Giorgini Molto bene, nonostante potessimo incontrarci solo a distanza. Dopo aver stabilito come suddividere i compiti, abbiamo fatto riunioni a intervalli regolari, durante le quali si discuteva dei progressi fatti e degli eventuali dubbi emersi. Da un semplice abbozzo abbiamo visto il lavoro  consolidarsi nella forma e nei contenuti. Infine ci siamo concentrati sulla leggibilità della presentazione.

F.Tassoni I ragazzi della squadra hanno saputo lavorare con molta autonomia e, pur non conoscendosi prima, sono riusciti a collaborare in maniera costruttiva. Inoltre uno di loro, che ha buone conoscenze di grafica, ha curato l’aspetto formale della presentazione , ispirandosi ad altri lavori degli anni scorsi e a lavori tratti da fonti di statistica ufficiale.

I ragazzi come hanno scelto il tema su cui realizzare il lavoro?

M. Giorgini Il tema quest’anno era circoscritto (ndr. si trattava di analizzare data set forniti dall’Istat, tratti dal Censimento permanente della popolazione, relativi all’istruzione). Abbiamo analizzato i dati e cercato di individuare chiavi di lettura possibili. Cercavamo a mano a mano di comprendere meglio e analizzare le sottotematiche, ad esempio il concetto di analfabetismo di ritorno.

F. Tassoni Hanno cercato di rappresentare una realtà che vivono personalmente e che, forse, si sono accorti di non conoscere abbastanza. Non basta entrare e uscire al suono della campanella per conoscere la scuola, o un sistema di istruzione in generale. 

Cosa hanno imparato i ragazzi da questa esperienza? Si sono avvicinati alla statistica ufficiale?

M. Giorgini I ragazzi hanno lavorato in modo molto importante sulla ricerca dei dati, che fossero di carattere nazionale o regionale. Hanno quindi senz’altro incontrato in più occasioni le fonti ufficiali di dati.

F. Tassoni Sicuramente sì, la maggior parte degli adolescenti non sa, a priori, cos’è l’Istat e cosa faccia. Chiaramente le ragazze e i ragazzi che partecipano a una gara e si interessano a una disciplina non curricolare rappresentano un campione di modesta entità; tuttavia, ritengo importante che vengano intraprese iniziative come questa che vanno sicuramente nella direzione giusta e che colgono nel segno.

L’esperienza nel complesso vi è piaciuta? Parteciperete di nuovo alle Olimpiadi, e alla fase a squadre in particolare, avendone la possibilità?

M. Giorgini Continueremo a partecipare fino a quando non vinceremo la fase europea… A parte gli scherzi, fino a quando la dirigente dell’istituto crederà in questa iniziativa e metterà a disposizione spazi (anche virtuali) per insegnare statistica oltre l’orario curricolare, coinvolgerò il maggior numero di studenti.

F. Tassoni Penso proprio di sì, e a questo contribuisce il buon risultato della squadra che ha avuto una certa risonanza in tutto l’istituto. Speriamo che anche questo abbia fatto crescere l’interesse verso la statistica ufficiale. Quest’anno è stata reintrodotta nelle scuole secondarie di secondo grado l’educazione civica, articolata in modo che ogni insegnante del consiglio di classe proponga un argomento. Auspico una possibile e positiva collaborazione con l’Istat anche in questo nuovo ambito.

Data di pubblicazione: 26 aprile 2021