Comunicato stampa

La nuova revisione dei conti nazionali a cinque anni dall’introduzione del Sec 2010

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Uno dei principi cardine nel processo di compilazione dei conti nazionali, annuali e trimestrali, è la programmazione delle revisioni. Queste sono necessarie per fornire agli utilizzatori stime tempestive e affidabili che garantiscano al contempo coerenza, continuità e comparabilità di tutto l’insieme di misure che il sistema include. Ciò implica che la modifica, anche parziale, di specifiche metodologie di misurazione, l’introduzione di nuove fonti, persino la correzione di incoerenze o di procedure non adeguate, deve avvenire in momenti pianificati, che interrompono il normale processo di revisione riguardante solo gli anni più recenti.

La necessità di introdurre miglioramenti di metodo e di fonte, nonché di superare eventuali limiti e inadeguatezze delle stime, rende opportuno fissare dei momenti, a cadenza il più possibile regolare, in cui si possa operare una revisione complessiva del livello degli aggregati, accompagnata da una ricostruzione all’indietro delle serie storiche che preservi pienamente la continuità dell’informazione. In Europa si è convenuto che tale operazione dovrebbe essere effettuata ogni 5 anni e, in particolare, negli anni con cifra finale 4 e 9. In effetti, l’ultima revisione straordinaria ad hoc è avvenuta in tutti i paesi europei – e ovviamente anche in Italia – nel corso del 2014 in corrispondenza dell’introduzione della nuova versione del Sistema Europeo dei Conti (SEC) – definita SEC 2010 – che ha sostituito il precedente SEC 1995.

In tale ottica, l’Italia, come gran parte dei paesi Ue, ha deciso di effettuare nel 2019, e quindi a distanza di 5 anni dalla precedente, la successiva revisione generale dei conti . Questa corrisponde a ciò che, in linguaggio tecnico, si definisce una revisione straordinaria corrente, ovvero la costruzione ex-novo dell’intera stima per uno specifico anno di riferimento, il quale verrà diffuso nell’anno di benchmark 2019. Nel caso specifico l’Istat ha deciso di effettuare tale operazione individuando il 2016 quale anno di riferimento, in quanto per tale anno sono divenute disponibili nella fase di definizione della stima tutte le informazioni strutturali necessarie.

Va sottolineato che l’attuale revisione, diversamente da quella del 2014, non deriva da un cambiamento dei riferimenti metodologici sottostanti, i quali restano fissati dal SEC 2010 (a sua volta derivante dallo standard internazionale del SNA 2008). Ciò spiega perché la revisione è nel complesso molto più contenuta in termini di dimensione e di innovazioni sottostanti, rispetto a quella di cinque anni prima. Piuttosto, il nuovo benchmark ha la funzione di completare il processo di applicazione dell’insieme di regole di compilazione definite nella versione più recente del SEC, anche sulla base dei limitati rilievi che Eurostat ha individuato nel corso dell’approfondita fase di validazione avvenuta nell’ultimo biennio, all’interno della quale l’insieme delle metodologie di compilazione dei conti nazionali dell’Italia – come quelli di ciascun paese membro della Ue – è stato sottoposto a un’accurata verifica. Da essa sono scaturite alcune richieste – formalmente definite Action Points – finalizzate a superare aspetti su cui Eurostat ritiene necessari aggiustamenti e aggiornamenti del metodo di compilazione .

In definitiva, la revisione straordinaria che verrà diffusa il prossimo settembre per gli anni 1995-2018 può essere considerata un’operazione di manutenzione non ordinaria, con cui si introducono miglioramenti dei metodi di misurazione di componenti e variabili specifiche, derivanti anche dall’utilizzo di fonti informative più aggiornate o, in alcuni casi, del tutto nuove.

Periodo di riferimento: Anni 1995-2018

Data di pubblicazione: 31 luglio 2019

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