Sistemi locali del lavoro

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Avvertenza

In occasione del 15° Censimento generale della popolazione 2011 l’Istat ha utilizzato un nuovo metodo per la costruzione dei sistemi locali del lavoro. Il metodo, denominato EURO e riconosciuto a livello europeo, garantisce una migliore qualità del risultato finale.

Al fine di consentire la confrontabilità temporale dei risultati, anche i sistemi locali del 2001 sono stati ricostruiti utilizzando il metodo EURO e il medesimo campo di osservazione dei flussi di pendolarismo del 2011.

Pertanto la nuova geografia dei sistemi locali del lavoro 2011 e 2001 sostituisce integralmente quanto pubblicato dall’Istat fino al 17 dicembre 2014. Quanto prodotto precedentemente a tale data sarà oggetto di un successivo, progressivo aggiornamento.


L’Istat diffonde le informazioni sui sistemi locali del lavoro (SLL) individuati in base ai dati relativi agli spostamenti quotidiani per motivi di lavoro, rilevati in occasione del 14° Censimento generale della popolazione.

I sistemi locali del lavoro rappresentano i luoghi della vita quotidiana della popolazione che vi risiede e lavora. Si tratta di unità territoriali costituite da più comuni contigui fra loro, geograficamente e statisticamente comparabili.

I sistemi locali del lavoro sono uno strumento di analisi appropriato per indagare la struttura socio-economica dell’Italia secondo una prospettiva territoriale.

Lo studio che ha portato all’individuazione dei sistemi locali del lavoro è l’esito di un accordo di ricerca fra l’Istat e il Dipartimento di Economia dell’Università di Parma. Il progetto si colloca lungo una linea di continuità scientifica e metodologica con le precedenti esperienze che l’Istat aveva già condotto nel 1981 e nel 1991 in collaborazione con l’Irpet e le Università di Newcastle upon Tyne e di Leeds.

Indicatori relativi ai sistemi locali del lavoro sono disponibili sia nel data warehouse del 14° Censimento della popolazione sia in quello dell’8° Censimento dell’industria e dei servizi.

Per la visualizzazione dei file in formato shapefile si possono utilizzare gratuitamente i seguenti programmi open source:

– Quantum GIS (http://www.qgis.org)
– GVSIG (http://www.gvsig.com)

Una lista di software GIS open source è disponibile su Wikipedia all’indirizzo
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_geographic_information_systems_software

Per informazioni:

Informazioni territoriali e sistema informativo geografico
tel. 06 4673.4425
email int@istat.it

Data di pubblicazione: 21 luglio 2005

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