Comunicato stampa

Le modifiche al certificato di morte 2011: impatto sui dati di mortalità per cause esterne

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La scheda Istat per la rilevazione dei decessi e delle cause di morte (Modello D4-D4bis) per l’anno 2011 è stata aggiornata in ottemperanza al provvedimento attuativo 328/2011 del regolamento della commissione europea n° 1338/2008. La revisione del certificato mira ad una maggiore armonizzazione con gli standard internazionali e a migliorare la qualità dei dati, soprattutto per quanto riguarda i decessi da cause esterne.

Le modifiche più rilevanti riguardano la  parte sanitaria: è stato predisposto un unico riquadro per l’inserimento della sequenza morbosa che ha portato al decesso, sia da cause naturali che esterne; inoltre il quesito riservato ai decessi da accidente da trasporto è stato strutturato in modo da ottenere informazioni più specifiche sull’accidente.

Alla luce dei cambiamenti apportati alcune variazioni sono attese sui dati relativi ai decessi per cause esterne di traumatismo ed avvelenamento.

Dalla valutazione generale dell’impatto sui rispondenti emerge una maggiore propensione dei medici ad utilizzare il quesito riservato alla circostanza che ha provocato la morte per causa esterna.

Per quanto riguarda il numero medio di patologie riportate sul certificato di morte non si osservano variazioni rispetto al passato. In media i medici compilatori indicano 4,4 patologie per certificato, in linea con gli anni precedenti.

Nel corso del 2011, nel 26% dei casi sono stati utilizzati i modelli di vecchia edizione, soprattutto per decessi avvenuti nei primi tre mesi dell’anno.

Nel 2011, la proporzione di decessi per cause esterne sul totale (4%) risulta in linea con quella osservata nei due anni precedenti (4,2% nel 2009 e 4,1% nel 2010).

Prosegue anche nel 2011 la tendenza alla diminuzione della mortalità per cause esterne osservata nei due anni precedenti. I decessi per cause esterne sono complessivamente 23.693; il corrispondente tasso standardizzato è pari a 34,2 decessi ogni 100.000 abitanti (-4% rispetto al 2010).

In particolare, risulta in diminuzione  la mortalità da accidente non specificato (tasso standardizzato da 11,7 per 100.000 abitanti nel 2010 a 9,6 nel 2011); in lieve calo la mortalità per accidenti da trasporto (da 7,3 a 7,2); stabile quella per omicidio (0,7); in crescita il tasso di suicidio (da 6,3 a 6,5).

Migliora la specificità dei dati di mortalità per cause esterne: la percentuale di decessi da accidente non specificato sul totale dei decessi da cause accidentali scende dal 43,4% al 38.5% tra il 2010 e il 2011; la quota di decessi per incidente stradale non specificato sul totale dei decessi da accidente da trasporto crolla dal 51% al 15,6%.

Cambia la composizione percentuale dei decessi da accidente da trasporto: diminuisce drasticamente il peso dei decessi classificati in categorie a bassa specificità (come gli incidenti stradali non specificati) a favore di categorie più specifiche, come quelle che interessano l’automobile (30,2% dal 12,5% nel 2010), la motocicletta (21,2% dal 10,2%), i pedoni (18,1% dal 14,5%) e la bicicletta (7,1% dal 4,6%).

Periodo di riferimento: Anno 2011

Data di pubblicazione: 05 febbraio 2014

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