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Infografica sull’andamento dell’economia italiana - Settembre-Ottobre 2025

Nota sull’andamento dell’economia italiana – Settembre-Ottobre 2025

 
Pil italiano stazionario, tra prospettive di moderata crescita per l’area euro e un’economia globale ancora caratterizzata da forte incertezza.

Il quadro internazionale si caratterizza per l’economia globale in moderato rallentamento e prospettive per il commercio internazionale ancora negative.

-0,4% il commercio mondiale di beni in volume ad agosto 2025, variazione congiunturale. Domanda internazionale variabile: significativa flessione delle importazioni degli Stati Uniti (7,2%). Crescono gli acquisti in Cina (+1,3%).

-4,8% la quotazione media del brent ad ottobre 2025, variazione congiunturale dollari al barile. Scende ancora il prezzo del petrolio: debolezza della domanda internazionale e aumenti di produzione annunciati dai paesi Opec+ spingono al ribasso le quotazioni del greggio. In leggero rialzo il gas naturale.

+1,2 punti l’Economic Sentiment Indicator ad ottobre 2025, differenza rispetto al mese precedente. migliora la fiducia nell’area euro: si rafforza quella tra le imprese dell’industria, commercio al dettaglio, edilizia e tra i consumatori. L’indice rimane stabile nei servizi.

La congiuntura italiana si caratterizza per Pil stazionario e inflazione in rallentamento.

0,0% il Pil nel 3° trimestre 2025, variazione congiunturale. Pil stazionario e inferiore alla media dell’area euro: risultato analogo alla Germania e inferiore a Francia e Spagna. Contributo negativo della domanda nazionale e positivo di quella estera netta. Variazione acquisita per il 2025 allo 0,5%.

+1,3% l’ipca ad ottobre 2025, variazione tendenziale. Inflazione sotto la media area euro: dinamica più moderata rispetto alla Germania (+2,3%) e alla Spagna (+3,2%), in Francia l’inflazione risulta più contenuta (+0,9).

+0,5% i consumi finali delle famiglie nel secondo semestre, variazione congiunturale. Consumi finali e reddito disponibile delle famiglie in crescita: +0,8% il reddito disponibile, +0,3% il potere d’acquisto delle famiglie. La propensione al risparmio è stimata al 9,5% (+0,3 punti percentuali rispetto al primo trimestre).

+0,1% il livello di occupazione nel terzo trimestre, variazione congiunturale. Continua a crescere l’occupazione: coinvolte le sole donne e tutte le classi d’età a eccezione dei 35-49enni. In aumento la disoccupazione tra i soli uomini e gli individui di tutte le età tranne i 35-49enni. In calo il tasso d’inattività (33,1%).

Focus. Le principali determinanti della crescita dei prezzi dei beni alimentari tra il 2021 e il 2025.
Da ottobre 2021 a ottobre 2025 i beni alimentari in Italia registrano aumenti di prezzo del 24,9%, un incremento superiore di 8 punti percentuali rispetto a quanto evidenziato nello stesso periodo dall’indice generale dei prezzi al consumo. Nel biennio 2022-2023 lo shock sui prezzi dell’energia ha colpito in modo particolare il settore degli alimentari non lavorati, in modo diretto e indiretto. Negli ultimi due anni la dinamica di crescita è stata più contenuta, e, in parte, sostenuta dal recupero dei margini di profitto delle imprese del settore agricolo.

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