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I giovanissimi (11-19 anni) nel tempo libero - Anno 2023
Attività preferite dai giovanissimi: incontrare gli amici, confidarsi, restare in contatto continuo, ma anche sport e cultura
Nel 2023 sono soprattutto i maschi a frequentare assiduamente gli amici: più di un ragazzo su quattro li incontra tutti i giorni, contro il 16,4% delle femmine; i contatti “a distanza” sono invece prerogativa delle ragazze che per oltre la metà, contro il 43,2% dei maschi, interagiscono mediante telefono o via web.
Oltre il 60% dei giovanissimi pratica sport al di fuori dell’orario scolastico, soprattutto il calcio tra i maschi, la palestra tra le femmine.
Quasi la metà dei ragazzi ha partecipato ad almeno due attività culturali nei 12 mesi precedenti la rilevazione, la più amata (da tre su quattro) è il cinema. Il 63,7% delle ragazze apprezza la lettura (contro il 39,8% dei maschi).
Rispetto agli italiani i ragazzi stranieri evidenziano una minore partecipazione alle attività culturali, ma li superano nella passione per la lettura.
Più di un ragazzo su quattro frequenta gli amici tutti i giorni
L’Indagine Istat ‘Bambini e ragazzi: comportamenti, atteggiamenti e progetti futuri’, condotta nel 2023, ha come target i giovani 11-19enni residenti in Italia e si sofferma su diversi aspetti della loro vita quotidiana con l’obiettivo di evidenziare le principali tendenze e individuare i fattori che incidono sulle scelte dei giovanissimi riguardo a: socializzazione (relazioni con i pari), uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), pratica sportiva, partecipazione sociale, fruizione culturale e lettura.
Le diverse modalità di impiego del tempo libero, che hanno una influenza rilevante sul benessere dei giovani e sul loro sviluppo personale, sono strettamente legate alle possibilità offerte in termini di opportunità culturali, sociali, di svago. In un contesto in cui le relazioni si sviluppano sia di persona che a distanza, la capacità di formare e mantenere relazioni amicali solide è essenziale per il benessere emotivo e sociale dei giovanissimi. In questa fase della vita, infatti, le interazioni con i coetanei favoriscono lo sviluppo di competenze sociali ed emotive come l’empatia, la comunicazione e la capacità di risolvere conflitti.
I dati indicano che il 72,5% dei ragazzi tra gli 11 e i 19 anni trascorre il proprio tempo libero con gli amici almeno qualche volta a settimana e, in particolare, il 21,4% li frequenta tutti i giorni. Il 13,2% afferma di vedere raramente gli amici o di non frequentarli affatto (Figura 1).
I maschi frequentano gli amici in modo più assiduo: il 76,9% di loro si incontra con gli amici qualche volta a settimana o tutti i giorni rispetto al 68% delle femmine. Oltre un maschio su quattro vede gli amici con cadenza giornaliera (26,2%). All’opposto, la sporadicità delle frequentazioni coinvolge il 15,1% del collettivo femminile; quota riscontrata anche nel sottogruppo degli 11-13enni che, tuttavia, nel 22,2% dei casi incontrano gli amici tutti i giorni.
Procedendo da Nord a Sud i contatti tra pari aumentano. In particolare, il Mezzogiorno presenta più alte percentuali di ragazzi che dichiarano di frequentare gli amici tutti i giorni: oltre un ragazzo su quattro (26,1%) contro quote che nel Centro-Nord non raggiungono il 20%.
I ragazzi stranieri frequentano meno assiduamente gli amici: solo il 63,8% li incontra più volte a settimana contro il 73,5% degli italiani. Il 22,9% dei giovanissimi hanno soltanto sporadiche relazioni amicali, quasi 11 punti percentuali in più rispetto ai coetanei italiani.
Osservando le singole cittadinanze emerge però un quadro eterogeneo. I ragazzi cinesi, per esempio, frequentano poco assiduamente gli amici: solo il 44,7% afferma di incontrarli più volte a settimana, mentre i giovanissimi marocchini e albanesi frequentano gli amici con cadenza più che settimanale, rispettivamente 71,9% e 70,1%.
Oltre la metà delle ragazze ha più amici con cui confidarsi
La vera amicizia si fonda anche sul potersi confidare senza paura di essere giudicati e con la certezza di poter contare su chi ti ascolta. A tal proposito, l’86,3% dei ragazzi dichiara di avere almeno un amico con cui confidarsi e uno su due (50,7%) ha più di un amico con cui condividere i propri pensieri e sentimenti; conseguentemente, il 35,6% ha un rapporto esclusivo soltanto con un coetaneo.
La confidenza sembra essere una caratteristica più comune tra le ragazze delle quali oltre il 90% afferma di avere almeno una persona fidata con cui aprirsi, rispetto all’82,1% dei ragazzi. Questa differenza è in gran parte attribuibile al maggior numero di amicizie strette tra le ragazze, che d’altra parte, dichiarano di poter contare su più amici fidati (il 56,3% rispetto al 45,4% dei maschi), mentre i ragazzi sembrano leggermente più propensi (36,6% contro il 34,4% delle ragazze) ad avere un amico esclusivo.
Anche per questa dimensione si confermano maggiori difficoltà relazionali per gli stranieri; solo il 41,1% afferma di avere più amici stretti, rispetto al 51,7% degli italiani. Anche se “l’amico del cuore” è più frequente tra gli stranieri (39,3% contro il 35,2% degli italiani), rimane una certa differenza a loro sfavore nell’avere almeno un confidente, che si sostanzia in 6 punti percentuali e mezzo in meno rispetto agli italiani.
Tra le diverse collettività, albanesi e romeni presentano un atteggiamento simile agli italiani, i marocchini si distinguono invece per avere più delle altre cittadinanze un’unica relazione fidata (44,6%). I cinesi, come intuibile dalla già scarsa frequentazione dei pari, rappresentano la nazionalità con la percentuale più bassa di amici con cui confidarsi (65% rispetto all’80,4% del collettivo stranieri)